L’Italia si colloca al diciottesimo posto nella Ue per quanto riguarda la diffusione di internet tra le famiglie (con un tasso di penetrazione del 43% rispetto alla media europea del 54%), vicina alla Polonia (41%) e alla Lituania (44%) ma distante da Paesi come Olanda e Svezia che registrano un tasso di penetrazione quasi doppio.
Lo dice un’indagine Istat secondo la quale i mezzi tecnologici più diffusi nel nostro paese rimangono la televisione e il cellulare, ma nel 2007 nelle famiglie italiane è aumentato l’utilizzo del personal computer e di internet, oltre che dell’antenna parabolica e della banda larga.
I primi utilizzatori delle tecnologie avanzate risultano i giovani e i cittadini che esercitano professioni intellettuali. Tra le famiglie con capofamiglia operaio e quelle nelle quali il capofamiglia è dirigente, imprenditore o libero professionista emerge una differenza di oltre 32 punti percentuali nel possesso di un computer e di 37,7 punti nell’accesso a internet da casa.
Usano di più il personal computer e internet gli studenti (rispettivamente 85% e 80,6%), seguiti dagli occupati (58,6% e 54,1%); all’ultimo posto si collocano le casalinghe (10,9% e 8%) e chi si è ritirato dal lavoro (9,7% e 7,8%). Direttivi, quadri e impiegati sono al 79,6%, mentre tra gli operai e apprendisti la percentuale di chi utilizza il pc scende al 35,2%.
Le famiglie in cui vive almeno un minorenne possiedono il personal computer e l’accesso a internet rispettivamente nel 71,2 e nel 55,7% dei casi e sono connesse alla banda larga nel 34%. Mentre tra le famiglie formate da persone di 65 anni o più soltanto il 6,5% possiede un pc e il 4,8% ha l’accesso a internet, con una percentuale del 2,2% per la connessione alla banda larga.
I cittadini italiani utilizzano il pc innanzitutto per la posta elettronica (77,3%), per cercare informazioni su merci e servizi (64,8), per apprendere (54,7%), per viaggi e soggiorni (43,4%) e per scaricare o leggere giornali (43,1%), per ottenere informazioni dalla Pubblica Amministrazione (38,3%), per acquistare beni (22,7%).
Permangono le differenze tra il nord e il sud del paese: nel 2007 il divario del Sud rispetto al Nord, nella diffusione del pc e della banda larga è aumentato; la distanza diminuisce solo per la diffusione di cellulari e per i videogiochi.