La Fnsi è pronta a ricorrere alla Corte europea di Strasburgo e ad appoggiare iniziative di disobbedienza civile da parte dei giornalisti se verrà approvato il disegno di legge Alfano.
Lo ha detto il presidente del sindacato, Roberto Natale, a margine dell’incontro sul tema "L’arma impropria del risarcimento civile" che si è svolto a Perugia in occasione del festival del Giornalismo. "Al Senato, almeno a giudicare dagli emendamenti presentati in Commissione Giustizia, si è riusciti – ha sostenuto Natale – nel non facile compito di peggiorare un testo già bruttissimo come quello uscito dalla Camera. Mercoledì saremo in piazza Navona, a Roma, per chiedere a gran voce la modifica profonda di un testo pericoloso non solo per il lavoro dei giornalisti ma ancora di più per il diritto dei cittadini a essere informati. Faremo di tutto per impedire che questo testo divenga legge". "Sappia chi lo ha proposto – ha affermato ancora il presidente della Fnsi – che c’è una Corte europea alla quale faremo ricorso un attimo dopo l’eventuale trasformazione in legge e lì c’è una giurisprudenza ormai consolidata che difende il diritto di cronaca in maniera nettissima". Natale ha comunque ribadito che "i giornalisti italiani non accetteranno di vedere snaturato il loro diritto-dovere di informare". "Daremo quindi la massima copertura – ha proseguito – a tutti i cronisti che vorranno-dovranno continuare a fare il loro lavoro". Riguardo alla convergenza di opinioni registrata oggi tra Gaetano Pecorella, Pdl, e Roberto Zaccaria, Pd, sul tema della diffamazione a mezzo stampa, il presidente della Fnsi ha detto che il sindacato chiederà di portare questo tema ai prossimi stati generali dell’editoria "visto che c’è una base così largamente condivisa". (ANSA)