Il mensile di moto diretto da Ferdinando Restelli vende oltre 200mila copie al mese. Il segreto? Gli scooter.
“inSella” come “alVolante”, sfruttando la passione degli italiani per i motori. Di questi tempi, dopo le ultime gloriose stagioni vincenti di Valentino Rossi ed il recente exploit della Ducati, le due ruote tirano di più. E lo si capisce osservando il fenomeno dell’editoria legate a questo prodotto, in costante aumento, così come gli ascolti televisivi per il MotoGp, in onda sulle reti Mediaset. Sul piano dell’editoria, ad esempio, in poco più d’un anno sono nate tre nuove creature: Riders di Hachette Rusconi, X Off Road di Domus e Technomoto di Tecniche Nuove. Certo, la proliferazione di nuove pubblicazioni legate alle due ruote obbliga gli attori di questo mercato a diversificare i propri prodotti, per non finire col pestarsi i piedi a vicenda. “La parola d’ordine per chi si occupa di questo segmento editoriale è diversificare per cercare di intercettare nuovi target”, sostiene Ferdinando Restelli, dallo scorso agosto nuovo direttore di “inSella”, mensile dell’editrice Universo. Il giornale, negli otto anni d’esistenza, è passato da un esordio di 120mila copie alle attuali 207mila, un boom per il settore. “Sono tanti i fattori che hanno determinato il boom di inSella – dice Restelli – nato sull’onda del successo ottenuto l’anno precedente dalla formula di alVolante, altro prodotto creato dal direttore generale Luigi Randello. È fondamentale il taglio generalista e di servizio del giornale che riserva il 40% delle pagine ai listini corredati di commenti utili per chi deve acquistare o vendere. Ma l’elemento che ha scatenato il processo virtuoso che ci ha portati in brevissimo tempo in cima alle vendite è stata la capacità di intercettare il fenomeno degli scooter”. Non solo MotoGp, ma quindi anche gli scooter. E, considerando che una buona fetta del giornale se ne va in annunci di vendo/compro, il compartimento scooter è un buon serbatoio da cui attingere. (G.M. per NL)