Nasce Forestle.org, motore di ricerca attento all’ambiente. Sull’onda di un’immensa popolarità e di un effetto moda che interessa la parola verde (nell’accezione di ecologico), le iniziative in questa direzione sono in continuo aumento.
Talvolta sorge il dubbio che dietro a molte buone azioni ci siano solo operazioni di immagine o poco più. Ma non è il caso di un nuovo motore di ricerca dal nome Forestle.org (per l’Italia qui), dietro al quale si nasconde l’onnipresente Google, che mette a disposizione i suoi algoritmi. Si tratta di un sito che fa capo a un’associazione no-profit, indipendente, e che viene lanciato oggi dopo una fase sperimentale. L’aspetto innovativo di questo motore di ricerca tutto, orientato ai temi ambientali, consiste soprattutto nel fatto che i proventi dell’iniziativa, derivati dai link sponsorizzati, vengono destinati al mantenimento dell’ecosistema delle foreste pluviali. Una causa tra le più verdi che esistano e anche tra le più urgenti, considerati i 13 milioni di ettari di foresta che ogni anno vengono distrutti o degradati. In pericolo c’è niente di meno che il sistema ecologico necessario alla sopravvivenza, oltre a quelle popolazioni che dipendono dalle foreste per il loro sostentamento. Forestle non è che un’interfaccia, un metamotore che raggranella denaro attraverso link sponsorizzati e pubblicità contestuali che compaiono nelle pagine dei risultati. Appoggiandosi a Google per ricerche e advertising, Forestle collabora con the Nature Conservancy e adotta un acro di foresta pluviale ogni 200 dollari racimolati: 0,1 metri quadri di polmone verde ogni dieci ricerche effettuate dagli utenti. Forestle si configura come un’iniziativa no-profit e promette di trattenere per sé il 5 per cento delle entrate, da destinare ai costi di gestione. (M.P. per NL)