Due ore di pura follia vissute intorno alle 15 di ieri a Taranto per una notizia "bufala" diffusa da Gianni Sebastio dell’emittente locale, Studio 100 TV secondo la quale il TAR del Lazio aveva accolto il ricorso presentato avverso i sei punti di penalizzazione inflitti al Taranto Calcio per il mancato pagamento ai tesserati di emolumenti e contributi.
L’effetto è stato devastante: l’entusiasmo è esploso, tanto sui siti web, anche di gruppi editoriali di fama nazionale, quanto nelle strade della città. Ma il documento era un falso. L’emittente successivamente ha diffuso il seguente comunicato: “Ora la conferma definitiva: alle 16.34 dal Tar Lazio, non è stato emesso nessun dispositivo. Alcuni elementi ci hanno subito portato a dedurre che ci trovavamo al cospetto di un vero e proprio falso bene organizzato da chi evidentemente ha delle ottime conoscenze di carattere giuridico. La nostra redazione ha tentato immediatamente di entrare in contatto con IL TAR del Lazio. Ma il pomeriggio d’estate ha, naturalmente, svuotato uffici e aule. Sul sito del TAR Lazio nessuna certezza, anzi. Sembrava, leggendo il documento in nostro possesso, quasi il lavoro di un bravo falsario. L’intuito, anche al cospetto della prima notizia proveniente da una fonte assolutamente credibile, ci ha fatto usare il condizionale. Ora abbiamo la certezza di aver fatto bene. L’entusiasmo ci ha spinto a darvi notizia, come hanno fatto tutte le altre emittenti e siti web, di quanto stava accadendo mentre la redazione continuava a lavorare per accertare la verità come è avvenuto. In pratica abbiamo passato qualche ora di pomeriggio tutti a sperare e a sognare per le sorti del nostro Taranto. Naturalmente del fatto informeremo compiutamente gli organi competenti per accertare chi ha deliberatamente creato tanta attesa immotivata”. (R.R. per NL)