La paura è che il Web possa irrompere definitivamente nella carta stampata, nella stile della crisi americana. Accadrà davvero anche da noi?
La convergenza dei media è un fatto ordinario, un argomento di cui tra l’altro si parla molto negli ultimi tempi. Ma qualcosa lascia ancora perplessi: il fatto che si tratti di un fenomeno molto lento e graduale che nemmeno ci si accorge che stia avvenendo. Dopo quanto è avvenuto l’anno scorso negli USA, un passaggio storico nell’evoluzione dei media che colloca ora internet al secondo posto subito dopo la televisione come sistema privilegiato per informare ed essere informati sulle notizie provenienti da tutto il mondo, siamo arrivati ad un nuova fase del rapporto tra il web e la carta stampata, la cui evoluzione può essere rappresentata in quattro tappe. In una prima fase il web vive di contenuti che sono confezionati prevalentemente per gli addetti ai lavori; successivamente le notizie che vi appaiono sono decisamente riprese (se non copiate) dai giornali. A questo punto il web trova una sua dimensione nel mondo dell’informazione, del tutto autonoma, indipendente dalla carta stampata e caratterizzata da una sempre maggiore partecipazione dell’utente. Infine, è la carta stampata a fare proprie le convenzioni e gli stili tipici del web consacrandone la maggiore interattività ed interesse da parte del pubblico. Perché, dunque, non vedere tutto questo come un reciproco arricchimento? Del resto il sito di un quotidiano non funziona solo come meccanismo di trasposizione delle notizie dalla carta stampata al web, semmai ne integra e ricompone i contenuti. Se da una parte, per i più giovani, Internet costituisce un rivale non indifferente per la carta stampata, è pur vero che il web non possiede la natura conviviale del giornale, che si sfoglia e si commenta sul tavolo del bar, degli uffici, delle sale d’attesa affollate ed in tutti i luoghi pubblici dove ci si incontra e ci si scambiano informazioni. Tra le altre riflessioni che si potrebbero fare, la pluralità dei percorsi della rete tende ad affievolire il tratto personale che in edicola orienta la scelta di un quotidiano rispetto ad un altro. Il perché di questa imponente evoluzione riteniamo vada ricercata da una parte nelle possibilità tecniche che il media internet offre, dall’altro dal fatto che il web è costituito da centinaia di migliaia di editori. Ormai milioni di persone mettono in comune le proprie esperienze e la propria inventiva creando collegialmente l’ambiente che più le soddisfa. La carta stampata non offrirà tutte queste opportunità, questa innovazione, ma una cosa è certa: offre continuità e stabilità nell’informazione (a prescindere dal credo politico) e non è frammentaria. (M.P. per NL)