Dopo le polemiche derivanti dalle dimissioni di Mentana (subito accettate), Mediaset ribadisce la sua linea e tira dritto.
Torna Fede in prima serata su Rete 4 con un nuovo programma di informazione si sostituisce Mentana con Alessio Vinci, responsabile per l’Italia e il Medio Oriente della Cnn.
Non solo Mentana, o meglio: Mediaset prima di tutto. I pubblicitari si potrebbero sbizzarrire cercando di trovare slogan che riassumono il senso delle scelte compiute nelle ultime settimane da Mauro Crippa, direttore generale informazione a Mediaset. Le polemiche suscitate dal caso Mentana (derivanti dalla decisione di non variare il palinsesto del lunedì – che ruota attorno al Grande Fratello – nel giorno della morte di Eluana Englaro e dalle successive dimissioni di Mentana, che chiedeva che fosse mandato in onda uno speciale di Matrix) sono state velocemente messe da parte. O meglio, Mediaset ha deciso di andare avanti per la propria strada, facendo valere le sue ragioni e non concedendo alibi a quelle che ormai in molti chiamano “prime donne”. Mediaset sostiene in pratica che Mentana abbia cercato lo scontro con l’azienda e per questo motivo non gli risponde con considerazioni di merito, ma sostituendolo. L’informazione in casa Mediaset cambia infatti decisamente volto. Da un lato viene riportato in prima serata il buon vecchio Emilio Fede (sempre pronto ad accontentare il suo datore di lavoro), che “debutta” con Password, un programma sperimentale (previste al momento solo tre serate) che si propone di rilanciare il giornalismo d’inchiesta. Dall’altro lato si decide che un format – quello di Matrix – può vivere anche senza il suo creatore. E si decide di sostituire Mentana con Alessio Vinci, volto italiano della Cnn. Vinci è un ottimo giornalista, formatosi proprio sull’emittente all news per eccellenza. A lui toccherà l’arduo compito di sostituire Mentana. Se ci riesce farà un grande favore all’azienda. Ma la speranza è che il favore lo faccia al giornalismo italiano e non solo a Mediaset. Polemiche a parte, una ventata di professionalità anglosassone non farebbe male al mondo dell’informazione nostrano. (Davide Agazzi per NL)