Per contrastare il dilagante fenomeno delle fake news in rete e garantire una tutela efficace in termini di pluralismo informativo, sono necessari interventi che contemplino l’intero settore delle comunicazioni.
Su Internet invece, “i poteri di intervento sono destinati a variare a seconda della qualificazione giuridica dei diversi soggetti che distribuiscono news, articoli giornalistici e programmi e altri contenuti di informazione”. Lo ha affermato il Commissario dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, Antonio Martusciello, intervenendo a Milano all’incontro annuale dell’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria (IAP).
“La percezione – ha spiegato Martusciello – è che le notizie più attendibili siano quelle che con pochi caratteri sono in grado di circolare rapidamente, rapidità, fretta, superficialità sono di fatto gli strumenti di cui si serve la disinformazione”. Agcom, in assenza di un intervento legislativo organico di riforma in questa materia, è chiamata ad un impegno significativo al fine di sfruttare le competenze e tutti gli strumenti disponibili per la tutela del pluralismo e della correttezza dell’informazione.
Il Commissario ha evidenziato gli interventi normativi del 2012 che hanno contemplato anche taluni aspetti del web: dall’ampliamento del Sistema integrato delle comunicazioni (SIC) anche alla pubblicità on line e sulle diverse piattaforme, all’obbligo di iscrizione al Registro degli operatori di Comunicazione (ROC) delle concessionarie di pubblicità sul web. “In attesa di eventuali e auspicati interventi legislativi – nazionali ed europei – che possano dotare l’Autorità di strumenti più specifici sul settore online”, Martusciello ha sottolineato che Agcom “si pone certamente come sede privilegiata di incontro e discussione, al fine di stimolare un dialogo tra gli attori coinvolti: dalle piattaforme, alle federazioni rappresentative di agenzie o testate nazionali, ai fornitori di servizi di media audiovisivi, alle associazioni di categoria”. (E.G. per NL)