Agcom ha pubblicato gli esiti della prima fase della consultazione pubblica sul sistema italiano della informazione.
La consultazione (qui il documento finale) ha interessato tutte le componenti dell’offerta di informazione in Italia: dai giornalisti agli editori, nonché alla società civile e agli esperti del settore.
Le evidenze
Posta in evidenza la necessità di una informazione professionale che parta da una riforma dell’accesso attraverso il coinvolgimento delle Università passando per la formazione continua. Temi scottanti sono risultate le formule di finanziamento diretto ed indiretto e la tutela dei giornalisti dalle minacce. Un nodo da sciogliere riguarda la eliminazione di una rigida separazione tra figure professionali in regime di lavoro dipendente e autonomo. Di rilievo anche il riconoscimento di figure professionali giornalistiche e del web nella futura contrattazione collettiva.
Proposte di policy su informazione da indirizzare a Governo e Parlamento
Il documento prelude allo svolgimento di un ciclo di audizioni che avranno come specifico oggetto le proposte di policy da indirizzare a Governo e Parlamento. “Obiettivo finale di questo lungo percorso dell’Autorità sui temi del giornalismo e dell’informazione professionale”, spiega Agcom in una nota.
Aree tematiche
Pur rimandando a un momento successivo alle audizioni la stesura delle specifiche proposte di policy, il documento presentato “mette in luce in maniera sufficientemente chiara le aree tematiche su cui verterà la discussione con gli stakeholders che parteciperanno alle audizioni”.
Riforma accesso professionista della informazione attraverso coinvolgimento Università
Tra le evidenze vi è la “Riforma dell’accesso alla professione, anche attraverso il coinvolgimento del sistema universitario”.
Le figure professionali
Un altro nodo riguarda la eliminazione di una rigida separazione tra figure professionali in regime di lavoro dipendente e autonomo e il riconoscimento di figure professionali giornalistiche e del web nella futura contrattazione collettiva.
Formazione continua
Emersa dalla consultazione anche la necessità di una riforma della formazione continua, atta a migliorare e stimolare specificamente il ruolo di mediazione del giornalista rispetto a nuove e vecchie fonti informative fruite anche dai cittadini.
Informazione professionale
Rilevante, secondo gli intervenuti, il sostegno alla domanda di informazione professionale come esigenza connessa alla tutela del pluralismo e della correttezza dell’informazione.
Finanziamenti diretti ed indiretti
Inevitabili le istanze riguardanti la riforma del sistema di finanziamento diretto e indiretto alle imprese di informazione e gli incentivi all’innovazione di prodotto e di processo nel sistema della informazione.
Minacce alla professione
Invocato anche un intervento legislativo organico in materia di minacce alla professione coerente con i principi enucleati dalla CEDU. Sollecitate anche sensibilizzazione e implementazione dei relativi interventi di policy (comprensivi di un sistema di monitoraggio), sulle questioni delle minacce e di genere, anche nell’ambito dell’impegno italiano per l’Agenda 2030 e i Sustainable Development Goals. (E.G. per NL)