(ANSA) – Giornalista di lungo corso, esperto di politica interna ed internazionale, capace come pochi di passare dalla carta stampata alla tv, Paolo Gariberti – indicato da Pd e Pdl come futuro presidente della Rai – è nato a Levanto (La Spezia) il 2 febbraio del 1943, ed ha quindi 66 anni compiuti.
Laureato in giurisprudenza nel 1966 all’università di Genova (con 110 e lode), Garimberti ha cominciato l’attività giornalistica sin dal ’63 collaborando alle pagine sportive del ‘Corriere mercantile’. Nel ’66 diventa giornalista professionista sempre al ‘Corriere mercantilé dove si occupa di politica interna ed internazionale. Nel 1969 passa alla ‘Stampa’ di Torino chiamato dall’allora direttore Alberto Ronchey. Dopo un anno alla redazione economica e poi a quella di politica estera, nel ’70 viene nominato corrispondente a Mosca dove lavora fino al 1976 recandosi come inviato anche in Vietnam e in Cambogia. Dal 1976 al ’79 è inviato speciale con sede a Roma; nel 1979 il Direttore della ‘Stampa’ Giorgio Fattori lo nomina capo della redazione romana, carica che ricopre fino al 1986 quando passa alla "Repubblica" di Eugenio Scalfari. Capo redattore alla politica interna per un anno, dal giugno 1987 al 1993 è capo redattore del settore politica internazionale ed editorialista. Poi, nel novembre del 1993 diventa direttore del Tg2, testata che dirige fino all’anno successivo. Sul fronte televisivo ha collaborato prima con le reti Fininvest realizzando il settimanale ‘Monitor’ e poi con il Tg3 e la terza rete della Rai con commenti di politica estera nel telegiornale e negli "speciali". Tornato a La Repubblica nel 1994 diventa direttore del settimanale Il Venerdì dal 1996 al 2000 e vicedirettore del quotidiano dal 2000 al 2004, periodo nel quale dirige anche la testata online Cnn Italia. Attualmente oltre a collaborare con il quotidiano diretto da Ezio Mauro conduce anche i talk-show di Repubblica Radiotv.
Laureato in giurisprudenza nel 1966 all’università di Genova (con 110 e lode), Garimberti ha cominciato l’attività giornalistica sin dal ’63 collaborando alle pagine sportive del ‘Corriere mercantile’. Nel ’66 diventa giornalista professionista sempre al ‘Corriere mercantilé dove si occupa di politica interna ed internazionale. Nel 1969 passa alla ‘Stampa’ di Torino chiamato dall’allora direttore Alberto Ronchey. Dopo un anno alla redazione economica e poi a quella di politica estera, nel ’70 viene nominato corrispondente a Mosca dove lavora fino al 1976 recandosi come inviato anche in Vietnam e in Cambogia. Dal 1976 al ’79 è inviato speciale con sede a Roma; nel 1979 il Direttore della ‘Stampa’ Giorgio Fattori lo nomina capo della redazione romana, carica che ricopre fino al 1986 quando passa alla "Repubblica" di Eugenio Scalfari. Capo redattore alla politica interna per un anno, dal giugno 1987 al 1993 è capo redattore del settore politica internazionale ed editorialista. Poi, nel novembre del 1993 diventa direttore del Tg2, testata che dirige fino all’anno successivo. Sul fronte televisivo ha collaborato prima con le reti Fininvest realizzando il settimanale ‘Monitor’ e poi con il Tg3 e la terza rete della Rai con commenti di politica estera nel telegiornale e negli "speciali". Tornato a La Repubblica nel 1994 diventa direttore del settimanale Il Venerdì dal 1996 al 2000 e vicedirettore del quotidiano dal 2000 al 2004, periodo nel quale dirige anche la testata online Cnn Italia. Attualmente oltre a collaborare con il quotidiano diretto da Ezio Mauro conduce anche i talk-show di Repubblica Radiotv.