I dirigenti di cinque compagnie coinvolte nel più grande scandalo indiano, riguardante tangenti nell’assegnazione delle frequenze per la telefonia mobile di seconda generazione (2G), hanno trascorso la loro prima notte in carcere dopo che un giudice ha respinto la richiesta di libertà dietro cauzione presentata dai difensori.
Lo riferiscono oggi le tv a New Delhi. Si tratta di Sanjay Chandra, presidente di Unitech Wireless; Gautam Doshi, dirigente di MD, società del gruppo Reliance di Anil Ambani (ADAG); Surendra Pipara e Hari Nair, vicepresidenti anziani di ADAG e Vinod Goenka, direttore esecutivo di DB Ralty e Swan Telecom (ora Etlasat DB). La decisione di stabilire quindici giorni di carcere per i cinque è stata presa da uno speciale tribunale dell’Ufficio centrale di indagini (Cbi) indiano. Contro di essa, gli imputati hanno presentato immediatamente un ricorso, che sarà esaminato domani dalla Corte suprema di New Delhi. Lo scandalo relativo alla presunta svendita delle frequenze 2G ha comportato una perdita di almeno 40 miliardi di dollari per l’erario, in base a stime della locale Corte dei Conti. (Virgilio)