Dopo il contributo sulle conseguenze economico-editoriali del default di Audiradio tratto dalla relazione inviata dal gruppo campano Mediatelecom ad Agcom (che aveva indetto una consultazione pubblica sull’argomento), ospitiamo un altro significativo intervento.
La memoria che ci è stata inviata con richiesta di pubblicazione è quella trasmessa all’Autorità dal sistema radiofonico integrato lucano che fa riferimento alla società di capitali Emmedue, ente potentino noto per essere editore delle emittenti Radio Carina e Radio Fantastica. "Al pari delle altre imprese locali, la scrivente vive da più di un anno le pesanti conseguenze della mancanza di un’indagine ufficiale sugli ascolti radiofonici che possa consentire agli operatori di orientare le proprie scelte di investimento ed alle emittenti le pertinenti logiche di programmazione" scrive la Emmedue. "La suddetta situazione sta creando notevoli distorsioni sui meccanismi competitivi del mercato pubblicitario in assenza di dati spendibili sul mercato stesso, aggravando la già difficile situazione economica determinata dalla crisi globale". "Già ben prima della vicenda che ha portato allo scioglimento della società Audiradio, la scrivente ha subito i danni di indagini più volte denunciate per la scarsa trasparenza e correttezza", continua l’ente lucano, precisando che "la trasparenza e correttezza dei dati possono essere raggiunte solo mediante l’affidamento delle rilevazioni a soggetti realmente indipendenti e attraverso la messa a punto di un sistema di controllo della qualità dell’indagine, verificato da un organismo terzo, super partes, qual è codesta Autorità". Per questi motivi, ad avviso di Emmedue, Agcom dovrebbe favorire la costitutizione di una "nuova organizzazione assegnataria del compito di curare le rilevazioni di ascolto radiofonico", che a sua volta (e qui Emmedue giunge alle stesse conclusioni di Mediatelecom) "affidi all’ISTAT, quale organismo pubblico realmente indipendente, la realizzazione tecnica delle indagini in questione, al fine di conseguire la massima tutela delle emittenti interessate, mediante la fornitura di dati corretti, equi e trasparenti". La società radiotelevisiva di Potenza invita poi nella propria memoria l’Autorità a riassumere "il potere di cura e di vigilanza sui sistemi di rilevazione degli indici di ascolto ad essa assegnato dall’art. 1, comma 6, lettera b) n. 11 della L. 249/1997, vigilando sulla correttezza delle indagini sugli indici di ascolto e di diffusione rilevati ed effettuando verifiche sulla congruità delle metodologie utilizzate e riscontri sulla veridicità dei dati pubblicati", suggerendo "che l’ente assegnatario dell’incarico di curare le rilevazioni di ascolto radiofonico sia a compagine diffusa, costituita da un’ampia e variegata rappresentanza degli operatori radiofonici, senza filtri d’ingresso, circostanze che suggerirebbero la scelta della forma giuridica dell’associazione senza scopo di lucro". Eventuali ulteriori contributi sull’argomento possono pervenire all’indirizzo [email protected]. (D.A. per NL)