Si ritorna a parlare di un’indagine radiofonica affidabile, condivisa, accessibile e imparziale. La nuova Audiradio (stima di partenza: 2013) dovrebbe conformarsi ai noti principi in materia dettati da Agcom e dal buon senso.
Dovrebbe quindi fondarsi su metodi di rilevazione tecnologicamente evoluti ed efficaci (meter), in grado di mappare con un campionamento elevato l’ascolto sulle varie piattaforme diffusive, pur rimanendo accessibile in termini di costi. Dovrebbe essere affidata ad una società partecipata equamente dalle radio nazionali e dalle rappresentanze delle emittenti locali e disporre di una governance atta a garantire agilità gestionale, equilibrio e trasparenza. Dovrebbe essere snella, elastica ed in grado di adeguarsi agli incessanti e rapidi sviluppi editoriali e tecnologici del settore. Insomma, dovrebbe risultare un sistema ideale in grado di mettere fine alle controversie ed alle polemiche degli anni scorsi. E, come tale, rimarrà solo un’idea.