Più ICT nelle famiglie, ma l’Italia è solo quindicesima in Europa
Lo rende noto l’ISTAT nella statistica in breve sulle tecnologie dell’ informazione e della comunicazione ad uso delle famiglie italiane, svolta su un campione di circa 19mila famiglie per un totale di 49mila persone. Televisione (93,9%), cellulare (82,3%) e videoregistratore (63%) sono i beni più diffusi nelle famiglie italiane, seguono poi il lettore DVD (50,7%), il personal computer (46,1%), l’accesso ad Internet (35,6%). I dati classificati in base al livello generazionale evidenziano che le famiglie con almeno un minorenne sono le più tecnologiche: ben il 69,7% ha un computer e il 51,8% almeno una connessione a Internet. Nelle famiglie costituite da soli anziani solo il 5,55% ha un computer e la percentuale scende al 2,8% se si considera la connessione a Internet. I dati ripartiti in base allo status sociale, evidenziano che tra le famiglie con capofamiglia operaio e quelle in cui il capofamiglia è dirigente, imprenditore o libero professionista c’è una differenza di circa il 30% nel possesso di personal computer e del 37% nel possesso di accesso ad Internet. Dal punto di vista del territorio, nell’ultimo anno, il divario tecnologico tra il nord e il sud del paese è leggermente diminuito, in quanto gli incrementi maggiori nel possesso di tecnologie dell’informazione e della comunicazione si sono registrati proprio nell’Italia meridionale e insulare: in generale, il cellulare è più diffuso nell’Italia nord-orientale (85,1% delle famiglie) e meno in quella meridionale (77,8%); il personal computer è diffuso allo stesso modo al Centro e nel Nord (oltre il 48%) e meno nelle Isole (40,5%). Passando ai dati per tecnologie, il televisore è uno dei beni più interessato dalle trasformazioni: l’87,8% delle famiglie possiede ancora il televisore analogico di tipo tradizionale, mentre il 5,2% delle famiglie possiede un televisore digitale. Cresce tra le famiglie italiane il possesso di antenne paraboliche (la possiede il 25% delle famiglie) e cresce anche la presenza di decoder digitali (il 15,2%) mentre è ancora bassa la quota di famiglie che possiede la TV via cavo (3,9%). Triste destino quello del videoregistratore (in calo dal 66,8% al 63%), che probabilmente verrà sostituito dal lettore DVD, in forte incremento nelle percentuali di possesso delle famiglie. Per quello che riguarda internet, i dati sono piuttosto stabili, passando dal 34,5% del 2005 al 35,6% del 2006, ma la novità è il miglioramento della qualità della connessione usata: diminuisce la banda stretta, cioè la connessione con modem su linea telefonica tradizionale o linea telefonica Isdn) che passa dal 21,6% al 18,7% e aumenta la banda larga (cioè la connessione con linea telefonica ADSL o altro tipo di connessione a banda larga) che passa dall’11,6% al 14,4%. Per quanto riguarda il cellulare, dati ancora in aumento: la percentuale di possesso del cellulare passa dall’80,8% del 2005 all’82,3% del 2006, confermandosi come bene tecnologico più diffuso in assoluto insieme al televisore, presente nel 93,9% delle famiglie italiane. Ultimo dato: considerando le famiglie con almeno un componente tra i 16 e i 64 anni, l’Italia resta al quindicesimo posto nella classifica europea (40% di tasso di penetrazione rispetto alla media europea del 52%), ma in buona compagnia (Francia 41%, Spagna 39%, Portogallo (35%). (G.M. per NL)