Sono indagati per furto pluriaggravato, ricettazione e pubblicazione di notizie coperte dal segreto istruttorio i due giornalisti del quotidiano La Repubblica ascoltati ieri dalla Digos a Bari.
Lo ha confermato il procuratore di Trani, Carlo Maria Capristo, che non ha nascosto la propria amarezza perché sono stati violati i principi fondamentali di deontologia del giornalismo. Infatti, sono state trafugate delle carte in una stanza del palazzo di giustizia. “Non darò tregua alle talpe che hanno suscitato questo scandalo mediatico – promette il procuratore – non solo nell’interesse della magistratura ma anche nell’interesse dei tanti giornalisti che fanno il loro lavoro onestamente”. Capristo ricorda che la pubblicazione di alcuni atti dell’inchiesta ha impedito di fatto la lettura di tutto il fascicolo in tempi brevi. E, soprattutto, nell’occhio del ciclone mediatico era molto complicato “valutare in maniera ponderata” tutti gli atti. (AGI)