Cifre impressionanti, non fosse che si parla di Google, un’azienda che cresce ad un tasso del 40% annuo, inimmaginabile per le imprese dei settori tradizionali. Proprio per questo motivo Google è valutata in Borsa addirittura 40 volte il proprio mol (margine operativo lordo) e si vede costretta a fare di tutto per non deludere le aspettative dei propri investitori. La parola d’ordine è quindi diversificare. lo spettro da scacciare è la diminuzione dei ricavi derivanti dagli investimenti pubblicitari on-line, che ad oggi costituiscono il 99% dei ricavi di Google. Il mercato per adesso tira e sicuramente continuerà a farlo nel breve e medio periodo. Ma poi? Come garantire ai propri azionisti gli stessi tassi di crescita? La risposta sta nell’entrare nel mercato della telefonia (il vecchio progetto Gphone) e nel cominciare a vendere spazi pubblicitari (lavoro che Google fa benissimo dalla sua stessa nascita) non solo su internet. Da qui la decisione di collaborare con i 125 canali satellitari di Dish Network, per sviluppare un sistema automatizzato di vendita e gestione degli spazi destinati alle comunicazioni di carattere commerciale. Scommettiamo che Larry Page e Sergey Brin riusciranno a stupirci anche in questo caso? Gli stimoli e le risorse per farlo non gli mancano di certo, per cui non è difficile presagire un futuro sempre più Google. (Davide Agazzi per NL)