“Il battage pubblicitario che ha preceduto la messa in onda questa sera su Rai Due del video della Bbc ‘Sex crimes and the Vatican’ ha già fatto chiarezza sulle reali intenzioni della trasmissione: fare sciacallaggio mediatico contro la Chiesa e il Papa”. Così ha tuonato Franco Mugerli, presidente del Copercom (che coordina la comunicazione per 23 associazioni cattoliche), in una nota del Sif, Servizio d’informazione religiosa, e ha proseguito dicendo: “questo filmato della Bbc, più che un’inchiesta, in realtà è un video a tesi, non credibile, con grandi falsità, pretestuoso e pregiudizialmente ostile. E’ troppo chiedere al servizio pubblico di aiutare a ristabilire la verità? Noi non abbiamo paura della verità. Riteniamo la pedofilia un grave crimine contro l’umanità e la Chiesa. Ma facciamo nostro quanto richiamato da papa Giovanni Paolo II ai vescovi americani: pur riconoscendo il diritto alla dovuta libertà d’informazione, non bisogna consentire che il male morale divenga occasione di sensazionalismo. In questo modo non si aiuta la ricerca della verità, ma al contrario si contribuisce alla perdita del senso morale della società”. Ognuno, come ovvio, ha il diritto di portare di portare avanti le proprie tesi, ciò in cui crede, ed ha il diritto anche di ricevere lo spazio dovuto sugli organi d’informazione, ma definire la pedofilia un crimine contro la Chiesa, francamente, è una caduta di stile inaccettabile. E intanto, dopo oltre dieci giorni di polemiche, botte e risposte tra vertici Rai, esponenti del Vaticano e della società civile, stasera, finalmente, andrà in onda la tanto agognata puntata dedicata al “Sex crimes and the Vatican”, con Michele Santoro (foto)che ha tentato di smorzare gli animi dichiarando che si tratterà di una puntata come le altre. Già, perché la metodologia di lavoro portata avanti dalla redazione di “Annozero” e dal suo “capo spirituale” non prevede meri attacchi ad personam (come molti sostengono) o campagne denigratorie, semplicemente tratta in maniera estremamente critica tematiche inerenti problemi, scandali, disfunzioni che sono sulla bocca di tutti, come nel caso in questione. In questo, certamente, sarà una puntata come le altre. Dal punto di vista dell’audience, invece, dopo dieci giorni di promozione sfrenata (grazie anche agli appelli provenienti dal Vaticano), non sarà proprio una puntata normale. (Giuseppe Colucci per NL)