“Votare alle elezioni non è un meccanismo in grado di regalarci qualsiasi cosa desideriamo, ma solo un terreno su cui le persone con preferenze eterogenee garantiscono i propri conflitti rispettando alcune regole”: cosi l’autore Adam Przeworski – professore di Scienza Politica presso la Wilf Family New York University e riconosciuto tra i massimi teorici della società democratica – presenta il libro “Perché disturbarsi a votare?”.
Il testo nasce proprio con l’intento di voler spiegare che le elezioni sono uno strumento intrinsecamente imperfetto; sarebbe infatti ingenuo presumere che, soltanto attraverso l’uso del voto, si possano risolvere tutti i mali della società. Ma, a prescindere dagli aspetti negativi, restano il modo migliore per scegliere i governanti.
Il messaggio che cerca di trasmettere l’autore è che, nonostante il crollo dei partiti tradizionali in tutto il mondo e i tanti esperti che predicono una crisi per la democrazia, il più grande valore delle elezioni – di per sé sufficiente a difenderle – è che possono contribuire a dirimere qualsiasi conflitto che possa sorgere nella società in termini di libertà e di pace. Possono essere considerati insoddisfacenti gli esiti delle elezioni, ma questa insoddisfazione non va confusa con quella per lo strumento stesso. Oggetto di malcontento, quindi suscettibile di critica (purché sia costruttiva e consapevole), può essere il sistema elettorale e, di conseguenza, chi lo ha escogitato, ossia i partiti politici. Per spiegare tutti questi concetti il professor Przeworski, nella prima parte della trattazione, affronta i meccanismi di funzionamento delle votazioni, arrivando ad esprimere il valore intrinsecamente positivo delle elezioni stesse; per poi proseguire, nella seconda parte, facendo il punto su quanto di buono è stato fatto e quali siano, invece, gli aspetti mancanti del voto.
Il rifiuto per la democrazia ritorna ciclicamente nella storia ogni volta che la competizione politica rende i cittadini insoddisfatti. Tuttavia, come esposto anche dallo stesso autore, i problemi della democrazia contemporanea sono multidisciplinari, difficili da affrontare e non dipendono dal fatto che esistano le elezioni.
Il libro, pubblicato da Università Bocconi Editore, è acquistabile in libreria ed è disponibile online, al prezzo di 16,00 euro. (D.D. per NL)