La prima bozza del provvedimento suddivide la somma stanziata di 174.684.709,00 euro nelle 8 regioni già all digital (Piemonte, Lombardia, Veneto, Trentino AA, Friuli VG, Emilia Romagna, Lazio, Campania).
Ad ogni regione è assegnata una somma per il gruppo di frequenze da liberare (8 per il Piemonte, 9 per Lombardia, Veneto, Friuli, Emilia, Lazio, Campania e 2 per il Trentino) il cui ammontare cambia per territorio (per esempio, un canale regionale in Trentino vale 559.801,19 euro, uno in Lombardia, 5.353.266,94). I destinatari dell’attribuzione delle misure economiche compensative potranno essere: a) operatori di rete in possesso di diritto d’uso in ambito regionale o la cui frequenza assegnata in via provvisoria possa essere utilizzata dal medesimo operatore sull’arco di copertura dell’intera regione; b) network provider in possesso del diritto d’uso in ambito pluriprovinciale, provinciali o limitati all’area di servizio di singoli impianti che, tramite costituzione di un’intesa, chiedano il volontario rilascio di una medesima frequenza in modo che la sommatoria delle loro coperture sia equivalente a quanto previsto dal punto a). Le modalità di presentazione delle domande sono complesse e la presenza di errori ne determina l’esclusione. (E.G. per NL)