La Suprema Corte mette a fuoco i criteri interpretativi che consentono di smascherare le cessioni di azienda realizzate mediante una pluralità di atti negoziali, frazionati nel corso del tempo
di Barbara Ianniello, Avvocato, pubblicista e cultore di diritto commerciale presso l’Università degli Studi di Siena
da Il Quotidiano Giuridico – Quotidiano di informazione e approfondimento giuridico N 29/6/anno 2007
La Suprema Corte mette a fuoco i criteri interpretativi che consentono di smascherare le cessioni di azienda realizzate mediante una pluralità di atti negoziali, frazionati nel corso del tempo: una tecnica “spezzatino” spesso utilizzata per sottrarre il negozio traslativo all’applicazione dell’imposta proporzionale di registro e poter così beneficiare della detrazione dell’Iva assolta.