"Non è rimasta priva di riscontro la denuncia di questo Comitato del 1° luglio 2010", ci fa sapere con un comitato odierno il Comitato Radio Tv Locali di Milano.
Con il precedente comunicato l’ente esponenziale aveva contestato quello che, a suo dire, appariva un "atteggiamento intransigente dell’organo periferico del Ministero dello Sviluppo Economico – Dipartimento Comunicazioni nei confronti di emittenti locali già stroncate dalla crisi economica e dall’incertezza che l’imminente migrazione alla tecnologia digitale sta recando". A detta segnalazione, fa ora sapere il CRTL, ha risposto l’Ispettorato chiamato in causa, secondo il quale “E’ del tutto immotivata la generica accusa di condurre un’attività non imparziale” rivolta ad un organo che “non può non agire che per il raggiungimento di obiettivi d’interesse pubblico e comunque nel rispetto delle norme e dei regolamenti di settore”. "Il direttore dell’I.T.L. ci ha invitati ad esprimere il suo pensiero ai destinatari del nostro comunicato", continua la nota odierna del CRTL e quindi "ne prendiamo atto e ci rendiamo volentieri portatori del messaggio, auspicando che, quanto prima, gli operatori che eserciscono impianti in Lombardia trovino nell’organo periferico milanese un interlocutore in grado di ascoltarli, contribuendo allo “Sviluppo Economico” di un importante settore come quello radiotelevisivo". "Nel ribadire, pertanto, la ferma determinazione di questo Comitato a coltivare ogni azione volta a conseguire il rispetto dei diritti soggettivi e degli interessi legittimi delle emittenti radiotelevisive locali, rimaniamo in attesa della dimostrazione che sono ormai acqua passata le congiunture che negli ultimi quindici anni hanno condotto l’Ispettorato Territoriale per la Lombardia del Ministero dello Sviluppo Economico ad esporsi ad ogni tipo di critiche (ivi comprese le numerose interrogazioni parlamentari)", conclude il soggetto portatore di interessi diffusi.