Con circolare in data 14/03/2013, la Direzione Generale per la Pianificazione e la Gestione dello Spettro Radioelettrico del Ministero dello Sviluppo Economico – Dipartimento Comunicazioni è intervenuta sulla problematica dell’identificazione della provenienza dei segnali DTT in occasione di misure interferenziali.
Nel merito, preso atto che con l’utilizzo della trasmissione in tecnica digitale nell’ambito televisivo risulta arduo per gli Ispettorati Territoriali individuare con sicurezza il trasmettitore oggetto di analisi in occasione di misurazioni interferenziali (sia interne che verso paesi esteri) , ha invitato tutti gli operatori di rete DTT ad inserire nel proprio TPS (Transmission Parameters Signalling) l’identificativo univoco di ogni singolo trasmettitore . Più a fondo, la D.G.P.G.S.R. ha chiarito che il codice da inserire dovrà essere lo stesso assegnato all’impianto come ID RNF. Tuttavia, in quei casi in cui il suddetto ID non fosse ancora stato assegnato dal MSE-Com, potrà essere assegnato un identificativo provvisorio scelto unilateralmente dal network provider. Una volta inserito il codice, l’operatore di rete dovrà inviare all’indirizzo PEC [email protected] una tabella in formato MS XLS con solo due campi: il primo riportante l’Id RNF; il secondo il Cell-Id. Per impianti il cui Cell-Id è diverso dall’Id RNF, dovranno essere aggiunti tre campi con l’indicazione della latitudine, della longitudine e del canale. (M.L. per NL)