Come previsto, il beauty contest è assurto ad argomento di rilievo nel dibattito economico-politico nazionale.
La rinuncia di Sky a partecipare alla gara non competitiva per l’assegnazione del dividendo digitale interno ha fatto da grancassa e la questione, da argomento di nicchia per gli operatori, è improvvisamente deflagrata nell’opinione pubblica, con tanto di gustosi retroscena con un Di Pietro denunciante un patto scellerato tra Berlusconi e Monti (il secondo avrebbe acconsentito alla lauta regalia radioelettrica a Mediaset in cambio del non ostruzionismo politico del Pdl). Tutto calcolato e tutto scontato, scrivevamo la settimana scorsa. L’unico aspetto della vicenda da noi non predetto, è stata l’ennesima infelice (per lui) uscita del Cavaliere, secondo cui non sarebbe affatto detto che per Mediaset un ulteriore mux nazionale DTT in regalo (valore tra 500.000.000 ed un miliardo di euro) sia cosa gradita, visti i notevoli investimenti successivi che il cadeau comporterebbe in termini contenutistici. Non l’avevamo previsto, perché non pensavamo arrivasse a considerarci imbecilli fino a questo punto.