Il web arriva, come un terremoto, all’interno del mondo politico italiano. Ed era ora. Negli Stati Uniti è già il mezzo preferenziale per le campagne elettorali dei candidati alle primarie dei Democratici, da Hillary Clinton a Barak Obama. Non solo, giusto ieri c’è stato, sulla Cnn, il dibattito tra i pretendenti alla poltrona di sfidanti, nel quale essi dovevano rispondere alle domande provenienti dalla gente. Neanche a dirlo i quesiti erano stati depositati dai cittadini su YouTube.
Ma anche in Italia qualcosa ha iniziato a muoversi. Anzi, bisogna dire che c’è chi si è davvero dato da fare. E’ vero anche che alcune iniziative hanno toppato completamente (come non pensare al portalone promosso dal Ministro dei Beni Culturali, Francesco Rutelli, www.italia.it, sarcasticamente famoso per il discorso di presentazione del Ministro, che con il suo “plis visit itali”, invitava, in un inglese un po’ maccheronico, i turisti nel nostro Paese), mentre altre hanno dato i frutti desiderati (basti richiamare alla mente i sunti del Ministro per le Infrastrutture, Antonio di Pietro, circa i settimanali Consigli dei Ministri). Ora, in tempo di preparazione alla campagna elettorale per eleggere quello che sarà il traghettatore del Partito democratico verso una nuova e rinnovata (sarà davvero così?) dimensione politica, i concorrenti stanno indirizzando una buona parte delle proprie risorse verso il web. A parte il super favorito Walter Veltroni, gareggeranno per la presidenza del partito anche Rosy Bindi, Furio Colombo, Lucio Cangini, Jacopo Gavazzoli Schettini e Mario Adinolfi. Marco Pannella, invece, è stato respinto come candidato dall’Ufficio di presidenza del Pd, riunitosi ieri appositamente, perché il suo spirito sarebbe in netto contrasto con il regolamento e lo spirito della Costituente del Pd. Alla faccia delle primarie democratiche.
Il Ministro delle politiche per la Famiglia, Rosy Bindi, è stata, comunque, la prima a fiutare le risorse della rete per promuovere la propria candidatura, creando ad hoc il sito www.scelgorosy.it, al fine di catturare una fetta d’elettorato più vasto, altrimenti non raggiungibile. Pensiamo, prima di tutto, ai giovani. Da oggi, inoltre, anche un altro candidato, l’attuale segretario alla presidenza del Consiglio dei Ministri, Enrico Letta (foto), ha fatto ricorso alla risorsa-web. Ha creato e subito inserito all’interno del proprio sito internet una sorta di “manifesto”, un messaggio per gli elettori del Pd per promuovere la sua figura, il suo impegno, i suoi obiettivi, se mai dovesse divenire Presidente del partito. Il video è presente dalle 16 di oggi sul sito www.enricoletta.it, consultabile da chiunque. Pare un’ottima risorsa, ma potrebbe trasformarsi in un’arma a doppio taglio. Il popolo del web, infatti, è molto più attento, critico e specializzato di quello che si limita alla sola fruizione televisiva. Il che lo rende, certamente, meno adatto ad essere preso in giro. (Giuseppe Colucci per NL)