Una sospensione che i vertici Rai gli avevano recapitato proprio alla vigilia di Capodanno (tra il 21 e il 28 dicembre) insieme alla contestazione disciplinare.
Il giudice Giuseppina Vetritto – nell’ordinanza resa nota dai legali di Sacca’ – ha ordinato in particolare “la riammissione in servizio di Sacca’ nel ruolo precedentemente svolto”; e ha condannato “la Rai al pagamento delle spese del procedimento, che liquida in complessivi 3.000 euro”.
Perche’ per il Tribunale di Roma Sacca’ deve tornare al vertice della Fiction Rai? “La sospensione del procedimento e la sospensione cautelare di Sacca’ – argomenta il giudice – sono ingiustificate”. Il dirigente deve essere “riammesso in servizio proprio per lo svolgimento di quelle funzioni per le quali non e’ stato revocato ma solo sospeso”.
Una sentenza che per Sacca’ e’ un “un raggio di luce in tanto buio”. Il dirigente si e’ detto “felice” della decisione del giudice e ansioso di “tornare a lavorare perche’ c’e’ da tanto da fare”. “Una ventata di aria pulita della quale si sentiva bisogno”, ha commentato il consigliere Rai Giuliano Urbani.
La Rai ricorrera’ contro l’ordinanza del giudice del lavoro di Roma che dispone il reintegro di Agostino sacca’ nel ruolo e nelle funzioni, oltre che nello stipendio, di direttore di Rai Fiction. Lo ha annunciato questa sera l’azienda con un comunicato stampa dove si dice che il reclamo sara’ presentato davanti al Tribunale in composizione collegiale. E dove si spiega il perche’ l’azienda abbia atteso prima di assumere una decisione finale.