(ADUC.it) – La decisione con la quale l’Agcom ha ordinato alla Rai di diffondere la paternita’ dei Radicali in merito all’intervento dell’Unione europea sulle agevolazioni fiscali concesse in Italia alle attivita’ commerciali della Chiesa cattolica ‘si fonda su elementi non condivisibili sia in fatto che in diritto’. Lo scrive il Tar del Lazio nella sentenza con la quale ha accolto un ricorso proposto dall’azienda televisiva per contestare il provvedimento.
Alla base di tutto, una richiesta di rettifica di Marco Pannella e Maurizio Turco, che lamentavano che in tre edizioni del Tg1 – tutte dell’agosto 2007 – era stata diffusa la notizia di una richiesta di informazioni al governo italiano da parte della Commissione europea, senza dire pero’ che tutto era conseguente a una iniziativa dei due esponenti Radicali.
Per il Tar, la Rai ‘in effetti si e’ limitata a dare una notizia… priva di qualsiasi indicazione dei ‘soggetti europei’ che avevano sollecitato l’intervento dei competenti organi comunitari’, ma ‘nessun obbligo aveva di completarla con una propria responsabile ricerca e individuazione dei soggetti ai quali risaliva l’iniziativa’. Per i giudici, ‘in definitiva, cio’ che aveva indotto i controinteressati a provocare l’ intervento dell’autorita’, non era un ‘falso’ commesso in loro danno, ma la perdita di un’occasione per pubblicizzare sulla rete televisiva pubblica una loro iniziativa di notevole rilievo politico’.