Pechino – Migliaia di SMS “spam” in pochi mesi. Li ha ricevuti Chen Bing, utente 39enne cinese, vittima inconsapevole di una fiction che ha improvvidamente (e in maniera fortuita) reso pubblico il suo numero di telefono cellulare. Una vessazione che ha portato Chen a sporgere denuncia contro la produzione della fiction.
Cheng, racconta la BBC, aveva cominciato a ricevere SMS da sconosciuti nel luglio 2004. Lo strano fenomeno non accennava a placarsi, anzi i messaggini aumentavano ogni giorno, senza che il malcapitato utente potesse darsi una spiegazione. Spiegazione che, fortunatamente (e forse proprio grazie ad uno dei tanti SMS ricevuti), Chen Bing ha scoperto dopo poco tempo: un protagonista di “Chinese Police September Storm”, in una puntata della serie TV, aveva scandito cifra dopo cifra un numero che, casualmente, corrispondeva al suo numero di cellulare (ma nella fiction risultava essere assegnato ad un delinquente).
Chen Bing, chiedendosi come mai in quel telefilm non venissero usate numerazioni telefoniche prefissate dal celeberrimo 555 (prefisso convenzionalmente utilizzate per i numeri telefonici delle produzioni televisive e cinematografiche – principalmente americane) ha così sporto denuncia nei confronti della produzione della fiction.
L’autorità giudiziaria si è pronunciata a favore dell’utente, benché la casa di produzione Runshi Rongguang Film si fosse giustificata con l’assoluta e involontaria casualità di un numero completamente inventato (ma purtroppo reale) inserito nella sceneggiatura, e basato sulla data di nascita di un dipendente. Il giudice ha infatti evidenziato l’opportunità di un controllo preventivo sull’esistenza effettiva del numero telefonico, condannando la casa di produzione a risarcire Chen Bing con la cifra di 2mila yuan (circa 200 euro). Troppo poco?
D.B.