“La musica sparsa” ovvero diffusa all’interno di attività economiche (ludiche o ricreative) si conferma il segmento di maggiori dimensioni all’interno del sistema musica; la musica digitale registra la crescita maggiore (+35%), gli strumenti musicali consolidano le buone performance ( +3,4%).
Sono questi alcuni dei risultati emersi dal Rapporto 2009 sull’Economia della Musica in Italia, realizzato dall’Università IULM, promosso da SCF Consorzio Fonografici, Dismamusica (Associazione distribuzione industria strumenti musicali e artigianato), Fem (Federazione editori musicali), SIAE (Società Italiana degli Autori ed Editori). Lo studio fornisce una visione completa del ‘sistema musica’ in Italia da un punto di vista economico-quantitativo, analizzando i singoli stadi della sua filiera produttiva. Dalla ricerca emerge che il fatturato complessivo del settore musicale italiano nel 2008 è pari a 3,9 miliardi di euro (- 4% rispetto al 2007). Una flessione lieve – determinata dalla pesante flessione del comparto dell’elettronica di consumo – che, considerato uno scenario economico caratterizzato da un PIL in calo dell’1% (pari a una diminuzione dei consumi dello 0,9%), testimonia che il sistema gode di un buono stato di salute generale. (fonte SCF)