Comincia da Napoli, con la visita svolta il 17 gennaio, un percorso di conoscenza diretta e approfondita dell’organizzazione e dei problemi della struttura territoriale del Ministero, da parte del Segretario Generale del MinCom, Marcello Fiori.
“Ho appreso con stupore proprio dall’incontro con i lavoratori e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali che è la prima volta (almeno nella storia recente del Ministero) che il Segretario generale visita un Ispettorato. Io ritengo che invece proprio nell’esperienza sul territorio con i problemi reali di confronto con le imprese, nella difficile opera di far rispettare la legalità, nella attività costante di verifica del mercato a tutela dei diritti dei consumatori vada ricercata l’identità stessa del Ministero, la sua naturale ragion d’essere, la sua sfida per il prossimo futuro”. Prosegue poi Fiori: “Ho voluto cominciare da Napoli e dalla Campania proprio perché mi era stata rappresentata una situazione di difficoltà operativa della quale mi sono voluto rendere conto di persona parlando ed incontrando i protagonisti. Certamente vi sono molti problemi derivanti da anni nei quali agli Ispettorati non è stata dedicata la necessaria attenzione e dei quali invece dobbiamo occuparci e che uno alla volta dobbiamo portare a soluzione con metodo e tenacia. “
“Ma ho anche incontrato persone motivate, ricche di una professionalità unica e animate dalla volontà di far bene il proprio lavoro e che ho sentito il dovere di ringraziare per questa loro dedizione” – prosegue il segretario generale – “Proprio fondandosi su questi valori può iniziare proprio dalla Campania e da Napoli una stagione nuova nella organizzazione del Ministero e delle sue strutture territoriali.”
L’augurio è che quelle di Fiori non siano solo parole di circostanza, poiché la situazione di diversi organi periferici ministeriali è ai limiti del collasso. Tempo fa su queste pagine abbiamo dedicato profonda attenzione alla questione, aprendo anche un dibattito al quale hanno partecipato alcuni funzionari e direttori degli I.T. e che sappiamo ha riscontrato una certa attenzione da parte degli organi centrali del MinCom.
Dal confronto, è emerso un quadro preoccupante: alla cronica disfunzione operativa di alcune sedi si accompagnano problemi di mancanza di risorse economiche, ai quali l’abnegazione e l’efficenza del personale possono solo parzialmente ovviare.
L’insediamento in alcune sedi essenziali, quali Milano e Torino (solo per fare gli esempi più eclatanti) di dirigenti in pianta stabile (dopo un lunghissimo interinato da parte di direttori di altre sedi, anche distanti) lascia ben sperare.
Ma la strada per conseguire una uniforme e diffusa efficenza è ancora lunga e tortuosa.