Domenico Zambarelli sta procedendo per la strada tracciata. Certo, i suoi uomini sono ancora “at work”, ma la struttura dell’operazione si delinea sempre di più.
Come riconosciuto dallo stesso Zambarelli nell’intervista rilasciata qualche giorno fa a questo periodico, per la prima volta in ambito radiofonico, anziché testare un prodotto off-air e renderlo disponibile al pubblico una volta definito, si è deciso di tarare il contenuto in open-source, con il contributo di ascoltatori e appassionati, sfruttando appieno le potenzialità di Internet. Così community come Talkmedia di Nicola Franceschini o il blog Italia Network WordPress hanno consentito allo staff di programmazione di conoscere in tempo reale le reazioni dell’utenza e degli operatori, affinando il tiro.
L’esito positivo di questa innovativa tecnica è sotto gli occhi e le orecchie di tutti: Radio Italia Network si connota ogni momento di più direttamente on-air.
Sul fronte delle infrastrutture, la stazione, che è già disponibile in FM in parte dei territori preannunciati (Lombardia, Piemonte, Liguria e Val d’Aosta) e giungerà tra poco in Calabria e Sicilia, potrebbe ampliarsi velocemente nella diffusione, visto che già sono arrivate al Gruppo Next diverse richieste da emittenti locali interessate a rapporti di franchising. Seguirà, a integrazione dell’FM, del webcasting e del sat, anche il mobile streaming (iPhone, ecc.).
Da qualche minuto è disponibile il sito Internet all’indirizzo www.radioitalianetwork.fm ,dove oltre allo streaming audio è consultabile la playlist ed informazioni accessorie sul progetto.
Sul fronte dei contenuti, Zambarelli fa sapere che il palinsesto sarà presto arricchito “attraverso una fitta rete di corrispondenti internazionali, che forniranno il loro contributo da alcune tra le aree più calde del momento: dalla Russia alla Cina, dall’Australia ai paesi europei”.