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Radio Passioni) – E’ stata tutto sommato una invenzione umile, modesta, senza troppe ambizioni. Eppure ha inciso profondamente sul nostro modo di ascoltare la radio in modulazione di frequenza. E lo ha fatto introducendo un pezzo di tecnologia digitale in un contesto ancora profondamente analogico, dimostrando due cose che spesso dimentichiamo. Una è che quando un’idea è valida funziona comunque. L’altra è che "analogico" non significa necessariamente obsoleto. Non lo troverete scritto da nessuna parte, tranne che su Radiopassioni. Ma il 13 marzo è caduto il
25esimo anniversario del Radio Data System, lo standard, codificato appunto nel lontano marzo del 1984. Me lo ha ricordato stamattina, da Ginevra, Andrea Borgnino, segnalandomi una paginetta della sezione tecnica dell’EBU, il suo nuovo datore di lavoro. Dalla sintetica storia imparo che l’RDS ha in realtà un antenato analogico chiamato ARI,
Autofahrer Rundfunk Information.
Un sistema basato su sottoportanti e toni audio discreti sviluppato da Blaupunkt per consentire l’identificazione delle stazioni che trasmettevano informazioni sul traffico. In Germania e Svizzera l’ARI è stato in funzione fino al 2005. Nel 1984 arriva la proposta di sostituire le sottoportanti analogiche con un flusso di informazioni digitali anche lui nascosto nel segnale FM principale. La sottoportante utilizzata fu la stessa dell’ARI, i 57 kHz. La larghezza di banda del flusso RDS non consente la trasmissione di un grande volume di dati, ma a suo modo l’RDS funziona benissimo e ci consente di sintonizzarci sulla stazione giusta. Il suo successo, coadiuvato dalla disponibilità di ottimi chip di decodifica, ha avuto proporzioni inattese. Oggi in automobile l’RDS è uno standard imprescindibile e anche negli apparecchi radio fissi è molto diffuso. Forse non sarà all’altezza dei flussi dati che possiamo incorporare in una modulazione digitale, ma personalmente ho sempre pensato che integrato in una sapiente strategia Internet, l’RDS potrebbe servire anche per orientare meglio gli ascoltatori nell’offerta di contenuti programmati dalle stazioni radio, dando luogo a veri e propri servizi di Electronic Program Guide. In Italia non lo abbiamo utilizzato molto l’estensione dell’RDS-TMC, rivolta alla diffusione di informazioni in tempo reale sul traffico, andava nella stessa direzione: l’integrazione di informazioni di tipo digitale in una cornice analogica. Oggi RDS-TMC si appresa a essere sostituito dal suo omologo tutto digitale, il TPEG, ma il destino di quest’ultimo è legato alle incerte prospettive del DAB.
Comunque finiscano le tue possibili evoluzioni, buon compleanno Radio Data System!
RDS celebrates 25th birthday
13 March 2009
It is now 25 years ago (March 1984) that the EBU published the original RDS (Radio Data System) specification, also known as ‘EBU Tech 3244’. The development of the system was started in 1975 by the EBU Technical Committee. Since then RDS has become enormously succesful worldwide.
History
Credits for the basic concept behind RDS go to German organisations Bosch/Blaupunkt and the IRT. It is their analogue ‘ARI’ (Autofahrer Rundfunk Information) system that triggered the development of digital ‘nephew’ RDS, managed by Ernst Schwarz (Swiss PTT) and Dietmar Kopitz (EBU). After publication in 1984 of the RDS spec, in 1987 the first RDS car radio was marketed by Volvo. A year later regular RDS services started in Austria, Belgium, Denmark, Germany, Italy and the United Kingdom. For radio users RDS may be known most of all for the Programme Service name on their radios (RDS-PS) and Traffic Announcement (RDS-TA and RDS-TP) switching.
Visionary work
The production of hundreds of millions of RDS equipped car radios is a testimonial to its visionary development process. A small test at the International Motorshow that is currently being held in Geneva, revealed RDS is very well known in the industry and is still used as a selling argument in radio specifications. In recent years RDS technology has even found its way into mobile phones. Despite no expectation of such a requirement for the original developers this required no change to the specifications!
RDS-TMC
One element of RDS particularly interesting to modern navigational equipment is RDS-TMC, the traffic information system. Recommended by the European Commission in 1994 for the ‘Trans-European Road Network’, this system is used in many European countries. However, with the renewed interest in digital radio, RDS-TMC could become (gradually) replaced by its younger ‘cousin’, TPEG (Transport Protocol Experts Group). The new WorldDMB/EBU Digital Radio Profiles already mention both TMC and TPEG as technologies to be used with digital radio.
Whatever the future will bring exactly, one thing is for sure: thanks to the dedicated passion of many great engineers at EBU Members and equipment manufacturers, RDS became the success it still is. Congratulations!