E’ già stato ribattezzato “librofonino” e sarà lanciato da Telecom Italia, che ha stretto un accordo con la società olandese Polymer Vision, la cui tecnologia consente di installare nel cellulare uno schermo più ampio (fino a 13 cm di larghezza) al fine di garantire una migliore qualità di lettura, con un contrasto che rimanda al foglio di un quotidiano. Il prototipo si chiama Readius e, a breve, potrebbe essere distribuito sul mercato italiano: schermo estraibile e comoda lettura. Questa nuova, bizzarra, tecnologia, ennesimo frutto dell’ondata di convergenza multimediale che dalla metà degli anni novanta sta investendo il mondo delle new technology, potrebbe mutare radicalmente e per l’ennesima volta le abitudini “mediatiche” della gente. Niente più edicola la mattina, niente più biblioteca per cercare romanzi, opere letterarie, libri di testo: una rete da cui estrarre ciò che interessa ed una memoria (inizialmente) di 4 Gigabyte per “salvare” le opere da spulciare. Il disegno messo in atto da Telecom prevede accordi di cooperazione con aziende editoriali e società editrici, al fine di estrarne contenuti da “riversare” sul “librofonino”: si prevede che per i primi periodi saranno disponibili esclusivamente i grandi classici letterari, salvo dar spazio, successivamente, ad ampliamenti della biblioteca e dell’edicola “virtuale”. Le abitudini degli italiani potrebbero davvero mutare irrimediabilmente a causa di questa ennesima trovata dei broadcaster telefonici: basti immaginare il caffé della mattina al bar, brioche in una mano e “librofonino” nell’altra dove sfogliare (ovviamente in modo virtuale) il quotidiano del mattino. Forse questo è davvero troppo. (L.B. per NL)