La notizia che ha maggiormente catturato i nostri lettori questa settimana è stata quella della joint venture DTT tra Telecom Italia e L’Espresso.
I due gruppi italiani hanno realizzato che, come le verghe del fascio littorio, l’unione delle proprie capacità trasmissive avrebbe potuto determinare un valore commerciale/strategico (e quindi un’appetibilità economica) superiore alla somma dei singoli attuali potenziali. L’operazione, come dichiarato da Telecom Italia, mira a creare, attraverso una newco partecipata dai due soggetti, il maggior operatore di rete DTT svincolato dal controllo dei superplayer Mediaset e RAI, con una dote di 5 mux nazionali. Si sa, però, che la società ideale è costituita da un numero di soci dispari inferiori a tre, sicché è possibile, se non probabile, che nel breve termine, per dirla come Highlander, la compagine societaria si riduca ad un soggetto. Che, secondo alcuni, non necessariamente potrebbe essere uno dei due protagonisti.