Il 26 marzo 2019 il Parlamento Europeo dovrà decidere le sorti della cd. Direttiva Copyright. “La posta in gioco è alta, perché riguarda la protezione del diritto d’autore in tutta Europa e la difesa di due pilastri del futuro del continente: creatività ed innovazione”. “La battaglia più delicata è quella che si gioca sul terreno dell’articolo 13, che vede contrapposti gli interessi economici dei Giganti del Web e il diritto alla remunerazione del lavoro quotidiano di autori e creativi”.
La formulazione corrente guarda alle imprese “come voi, che ci aiutate ogni giorno nella nostra missione di tutela del diritto d’autore, come un patrimonio da tutelare e alimentare, per il bene dell’Europa e il futuro dell’innovazione nel continente.
Per tutte queste ragioni, è urgente unirsi in un appello corale per chiedere a gran voce agli europarlamentari italiani e di tutta Europa di votare a favore della Direttiva, e a non sacrificare i principi autentici di libertà ed equità per cui si è lavorato strenuamente per oltre tre anni”.
Agli editori, in particolare radiotelevisivi (web e via etere), potrà sembrare strano che la mano che viene porta è di quello che hanno sempre considerato un nemico: la SIAE, che ha pubblicato e diffuso il manifesto che abbiamo riportato.
Ma in guerra, si sa, il nemico del mio nemico è il mio alleato…