(FNSI.it) Dopo aver ascoltato il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, il ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini ha lasciato l’Hotel Royal di Sanremo, dove sono riuniti in un seminario a porte chiuse i direttori di Confindustria di tutta Italia. Il ministro, che è intervenuto ai lavori, ha espressamente chiesto che venissero allontanati tutti i giornalisti dall’albergo
Anche l’inviato del Sole 24 Ore non ha potuto assistere all’intervento del ministro dell’istruzione ed è stato allontanato dalla sala quando la Gelmini ha preso la parola. (ANSA).
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La Federazione Nazionale della Stampa Italiana comunica:
“Si moltiplicano ad un ritmo allarmante i segnali di insofferenza del governo nei confronti del lavoro dei giornalisti. Ieri era stato il Presidente del Consiglio che a Bruxelles aveva insolentito un cronista americano, colpevole di aver parlato del commento di Berlusconi sul neopresidente statunitense. Oggi è stato il Ministro della Pubblica Istruzione, Maria Stella Gelmini, che partecipando ad un seminario di Confindustria in Liguria ha preteso ed ottenuto che i giornalisti venissero allontanati dal luogo dell’incontro. Ciò è semplicemente inaccettabile. Chi accetta responsabilità istituzionali e politiche ha il dovere di sottoporsi alla conoscenza e alla valutazione dei suoi atti da parte della pubblica opinione; e ciò avviene, piaccia o non piaccia, per mezzo della testimonianza dei giornalisti che osservano, fanno domande e danno conto delle risposte. E’ troppo comodo pretendere che la comunicazione politica abbia solo le forme compiacenti della “ospitata” nei programmi di intrattenimento o della dichiarazione-spot nei tg, dove ciascuno recita la sua battuta anziché rispondere a una domanda. Fare domande e riportare i fatti non ha nulla di “ansiogeno”, come invece afferma l’on. Berlusconi: è niente più che l’essenza del diritto-dovere di informare. Chiediamo fermamente al governo di abbandonare questo atteggiamento di fastidio. Lasciateci lavorare. Se oggi il Ministro Gelmini avesse rispettato i giornalisti, si sarebbe risparmiata una lezione scadente e una brutta notizia che comunque dobbiamo raccontare.”
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“In un mondo politico dove ministri, sottosegretari, capi del governo parlano di fronte alle telecamere e ai registratori salvo poi smentire se stessi e le registrazioni il giorno dopo, la notizia di Sanremo non dovrebbe stupire.
Invece noi giornalisti continuiamo a non accettare la presunzione, l’arroganza e la fuga dal ruolo che impone a politici e amministratori il confronto continuo con l’opinione pubblica e l’informazione.
Il ministro Gelmini evidentemente nella sua vocazione riformatrice e votata al taglio del superfluo (superfluo secondo il suo personale metro di giudizio) ha deciso oggi a Sanremo di riformare dopo la scuola anche l’informazione, con la procedura del taglio.
Dei giornalisti presenti. Come lezione non c’è male, diremmo magistrale. Nemmeno tanto originale considerati i tempi, gli episodi che si verificano, comunque in linea con l’arroganza del potere e il timore di dovere rispondere a qualche domanda impertinente”.
Marcello Zinola, Segretario Associazione Ligure dei Giornalisti-Fnsi