La censura in rete non giova al ministro.
Altro duro colpo sull’immagine del tanto contestato Ministro dell’Istruzione e dell’Università Mariastella Gelmini. Dopo la “trovata” di aprire una pagina di dialogo su YouTube, il Ministro dell’Istruzione è ritornata nell’occhio del ciclone, accusata di censurare i commenti negativi ricevuti dai video da lei pubblicati, per dare un’immagine più conveniente della sua iniziativa. I blogger più famosi del mondo sanno benissimo quanto questo meccanismo sia deleterio e controproducente perché, cancellando i commenti negativi, non si fa altro che alimentare una spirale d’attacchi frontali di cui in breve tempo la rete si riempie. Ed, infatti, così è stato. Il fatto d’aver scelto di “nascondere” una parte dei commenti al proprio video ha innescato una reazione per cui forum di discussione ed altri siti correlati al mondo della scuola hanno fatto partire una campagna denigratoria nei confronti del ministro. “Chissà se la persona che si occupa di cancellare i commenti negativi sul canale ufficiale, vista la mole di lavoro, è stata assunta a tempo indeterminato o è precaria, e soprattutto chi la paga?” sostiene un sarcastico internauta in un post. “Gelmini, lassa perde youtube, il tuo padrone vuole fare causa a questo potente mezzo e tu che fai? lassa perde…” dice qualcuno un po’ più arrabbiato. C’è, poi, chi si limita ad un commento sullo sfondo scelto dal ministro (“Bell’ufficio!”), con tendine bianche e ficus in bella mostra. Sul forum di discussione Ammissione.it, infine, si legge la testimonianza di un ragazzo vittima della scure della censura messa in atto dallo staff-Gelmini. “Uso, per una volta, il forum per una questione leggermente personale – dice il ragazzo, il cui nickname è “vigio” – Dopo numerose segnalazioni da parte di alcuni studenti su La Repubblica è successo anche a me. Il ministro dell’Istruzione e dell’Università Mariastella Gelmini ha cancellato al sottoscritto 7 commenti contenenti le seguenti domande (ovviamente riassunte): 1- Sentenza del Tar del Lazio 5986/08, 2- Decreto 25 punti, 3- Modifiche del test di ammissione, 4- Test Odontoiatria 2008/09 e Medicina 2007/08, 5- Decreto 25 punti, 6- Modifiche del test di ammissione, 7- Sentenza del Tar del Lazio 5986 e appello al CdS. L’unico mio commento che è rimasto è testuale: “On. Ministro, che ne direbbe di aprire l’università a tutti ed eliminare il numero chiuso almeno al primo anno consentendo una prima selezione durante il corso di studi?”. Insomma, tutto questo di certo non giova alla già compromessa immagine pubblica di uno dei ministri più contestati del governo Berlusconi. (G.M. per NL)