E’ stato pubblicato il Volume di RadioTER relativo all’ascolto radiofonico nel primo semestre 2019.
Premesso che i dati del Tavolo Editori Radio, essendo basati su rilevazioni con il metodo CATI – che premia per sua natura il ricordo del brand più che l’ascolto effettivo – presuppongono un atto di fede nei confronti del modello di rilevazione, dal Volume sono stati acquisiti elementi interessanti a riguardo delle modalità di fruizione dei programmi radiofonici. Indicatori che confermano i trend in corso.
Fruizione multidevice: lo stolto guarda il dito….
Il primo fattore emergente è la validazione di quanto scriviamo da almeno tre anni su queste pagine e riguarda l’ascolto indoor, che vede un recupero, determinato perlopiù dalla sopravvenuta disponibilità di nuove piattaforme digitali di distribuzione dei contenuti che hanno condotto gradualmente al superamento della storica coincidenza tra contenuto e vettore.
Mentre infatti da una parte prosegue inesorabile la diminuzione dei ricevitori FM presenti nelle case (ormai tendente al 40%) – circostanza che ciascuno può misurare da sé attraverso un’osservazione empirica -, dall’altra, aumentano la disponibilità e l’utilizzo di altri device radicati nelle quattro mura. Primo fra tutti il televisore, il vettore onnipresente, seguito dalle soluzioni eterogenee via IP (smart speaker, tablet, pc, smartphone), per giungere ai ricevitori DAB+, anche se tale piattaforma esprime il massimo delle sue potenzialità nell’outdoor.
Semplicità e prossimità
Pertanto, se la Radio conferma la sua resilienza, l’indispensabilità della multipiattaforma trova nelle risultanze del TER una vera e propria consacrazione. E, insieme ad essa, trova dimostrazione il principio di prossimità.
Evoluzione della ormai considerata superata affermazione di Marshall McLuhan (“il medium è il messaggio”), il postulato di prossimità enuncia che in presenza di un contenuto disponibile su più piattaforme di pari duttilità, l’utente sfrutta il device più immediato. Per questo lo smartphone ha sostituito l’Ipod (ed in qualche caso l’autoradio), il tv l’impianto hi-fi (cfr. Sound bar) ed il ricevitore FM, ecc.
Indipendenza è sopravvivenza
E la resilienza di un mezzo di comunicazione di massa viene dimostrata anche dalla sua capacità di rendersi indipendente dalla sua originaria piattaforma distributiva (la carta per i giornali, i vettori analogici per tv e radio). Perché, per aggiornare l’affermazione del citato McLuhan è chiaro a chiunque non voglia chiudere gli occhi che “il medium non è il vettore”.