Un articolo su Pubblicità Italia smentisce le voci dei giorni scorsi che prospettavano la volontà del gruppo L’Espresso di abbandonare l’avventura televisiva di Rete A-All Music.
(Pubblicità Italia) – Il Gruppo Espresso, che ha già un multiplex digitale, trasformerà in un mux anche il canale analogico che oggi ospita All Music, la tv acquisita nel 2005 e mai decollata (ha tuttora bilanci in rosso, oltre a ricavi in calo sul 2007). Alla fine saranno a disposizione del mercato 10-12 canali, alcuni prodotti direttamente dal Gruppo Espresso.
Nessun disimpegno dalla tv: il Gruppo Espresso non intende rinunciare a una piattaforma fondamentale per una media company multimediale quale dichiara di essere, e anzi vuol far fruttare al massimo l’asset tv che possiede, ovvero la frequenza per ora analogica di All Music, trasformandola in un secondo multiplex digitale capace di ospitare 5-6 canali, da affiancare agli altrettanti già ora esistenti sul primo ‘mux’ del Gruppo (che copre oltre il 50% del territorio italiano e che ospita provvisoriamente la stessa All Music, Repubblica Tv, France 2 e le radio del Gruppo). “L’asset prezioso per noi – fa sapere il Gruppo – non è il canale tv All Music in sé, ma la frequenza, la rete, che ha un valore in continua crescita nella prospettiva dello switch off al digitale terrestre del 2012”. All Music, con la sua licenza di trasmissione nazionale, era stata acquisita nel 2005 da Peruzzo Editore per 115 milioni di euro, e il progetto era di inserirla all’interno di un’offerta multimediale per il target giovane, composta dalle radio Deejay ed M2O, dai servizi web di Kataweb e da prodotti cartacei come il mesile XL. Ma le cose non sono andate secondo i piani, e anno dopo anno i bilanci del canale tv musicale guidato da Elisa Ambanelli (poi uscita) sono sempre restati in rosso. Gli ultimi dati, pubblicati sulla novestrale 2008 (gennaio-settembre), evidenziano un calo di fatturato del 12,4% sul 2007, a 14,4 milioni di euro, con una raccolta pubblicitaria in discesa del 6,4%. Ma al Gruppo Espresso non sono preoccupati, perché guardano al futuro, ai ricavi che potranno presto arrivare dai 10-12 canali nazionali che saranno ospitati dai due ‘mux’. “Avremo 10-12 diverse fonti di ricavi – sottolinea il Gruppo –, o producendo direttamente i nuovi canali, oppure vendendoli o affittandoli a editori terzi”. All Music, con ogni probabilità, continuerà a esistere come brand, e forse anche come singolo canale, a meno che non venga suddiviso in più canali musicali targettizzati (sul modello delle tv satellitari di Mtv). Gli altri canali spazieranno nelle varie aree dove il Gruppo Espresso già produce contenuti: news, ovviamente, comprese quelle locali alimentate dai quotidiani locali di Finegil, e poi moda, viaggi, salute. Ma anche canali a target giovanile, che permetteranno agli utenti di inserire propri contenuti grazie alle potenzialità interattive della tv digitale. (F. C.)