Alchimie finanziarie o preludio a cambiamenti concreti? Carlo De Benedetti (foto) ha infatti deciso di riorganizzare il gruppo Cir, di cui è azionista di riferimento, scorporando le attività industriali e finanziarie da quelle legate al mondo dell’editoria. Ciò consentirà alle nuove società di essere meglio gestite e meglio valorizzate sui mercati. Soprattutto per quanto riguarda l’editoria, i cui risultati degli ultimi anni non sono stati proprio brillanti, l’operazione consentirà alla proprietà di definire strategie più mirate, finalizzate ad un rapido recupero di competitività e redditività. L’Ing. De Benedetti ha dichiarato che si spenderà in prima persona in questa operazione. Ciò dovrebbe costituire una solida garanzia per chi ha scommesso i propri soldi sul buon andamento del gruppo l’Espresso. Resta da capire chi sarà il braccio operativo di De Benedetti in questa nuova avventura. Le recenti dimissioni dello storico direttore generale di Cir, Fabio Tacciaria, fanno infatti presagire anche un cambio della guardia ai vertici del gruppo. Si dà per scontato l’arrivo di un nuovo top manager per l’Espresso, un volto giovane in grado di ridare la carica ad un’azienda che negli ultimi tempi non si è certo distinta in quanto a nuove proposte editoriali. L’Ing. De Benedetti avrà quindi molte cose a cui pensare durante queste vacanze estive. Molte saranno anche le telefonate da fare, per individuare i componenti della nuova “squadra”. Scommettiamo che saranno in molti a “rosicare” nel caso in cui il loro telefono non dovesse squillare? (Davide Agazzi per NL)