Dallo scorso 21 aprile, ogni sabato, in abbinamento facoltativo (vale a dire con un sovrapprezzo di 50 centesimi) con “Il Giornale” di Maurizio Belpietro, esce in edicola “Il Domenicale” (uscendo il sabato, non si sa perché si chiami “domenicale”…), settimanale culturale di 24 pagine, edito da Marcello Dell’Utri (senatore di Forza Italia). Dalla prossima metà di giugno, Belpietro farà il bis, procedendo nella sua marcia per trasformare “Il Giornale” in un vero e proprio organo di partito (ovviamente di Forza Italia): ogni venerdì, infatti, sarà in edicola “Il Giornale della libertà”, edito dall’Associazione stessa (che fa capo a Forza Italia), presieduta da Michela Brambilla (foto). La giovane rampante cui Berlusconi pare intenzionato a cedere il testimone di leader del partito e della coalizione, una volta raggiunti limiti d’età, avrebbe intenzione d’espandere il bacino d’utenza e di notorietà dei propri circoli e questo esperimento potrebbe risultare davvero decisivo. Il settimanale dovrebbe avere una foliazione di 12 pagine, essere stampato in un formato che ricorda “Il Foglio” di Giuliano Ferrara ed avere, dichiaratamente, un taglio fortemente politico. Inoltre, non dovrebbe essere venduto in abbonamento facoltativo come “Il Domenicale”, bensì obbligatorio (senza costi aggiuntivi), raggiungendo, perciò, un’utenza di circa 220mila lettori la settimana. Questa mossa trasformerebbe il quotidiano di Belpietro (edito da una società che fa capo alla famiglia Berlusconi) in un organo d’informazione di partito, se mai ve ne fosse bisogno dato il taglio delle notizie che vi si trovano. A dirigere “Il Giornale delle libertà” sarà, con ogni probabilità, Marco Barbieri, ex direttore del quotidiano “La Provincia” di Como ed ex caposervizio del “Sole 24 Ore”. Un’altra iniziativa importante, quindi, per la Brambilla, la quale appare come il volto nuovo più rilevante all’interno del centro-destra (strategia di marketing molto mirata da parte di Berlusconi, per svecchiare l’immagine del proprio partito e della propria coalizione, in un momento nel quale la discussione sull’età avanzata dei vertici istituzionali è molto viva). Ed ha in serbo un’altra iniziativa: creare il “Canale delle libertà”, una tv digitale di partito, che sarà inserita nel pacchetto Sky e, con ogni probabilità, in quello del digitale terrestre. (Giuseppe Colucci per NL)