Con una lettera inviata al Presidente della Camera ed una al Ministro delle politiche comunitarie, il Garante per la privacy ha ribadito le proprie preoccupazioni sul periodo di conservazione dei dati di traffico telefonico ed Internet detenuti per finalità di giustizia. Attualmente, dopo il recente decreto “milleproroghe”, che ha prolungato i termini fino al 31 dicembre 2008, i tempi di conservazione possono arrivare a 8 anni per i dati di traffico telefonico e a 3 per quelli telematici. L’Autorità ha posto l’esigenza che il bilanciamento degli interessi coinvolti sia conforme alle prescrizioni della direttiva comunitaria in materia (la cosiddetta “direttiva Frattini”), e che la direttiva stessa, la quale prevede tempi di conservazione dei dati di traffico sia telefonico che telematico compresi tra un minimo di sei mesi ed un massimo di due anni, sia tempestivamente recepita.
Al presidente Bertinotti, l’Autorità ha sottoposto inoltre la necessità che, in sede di conversione del decreto “milleproroghe”, vengano introdotte alcune modifiche correttive alla norma, specificando che il periodo di conservazione dei dati è prorogato fino all’ entrata in vigore del decreto di recepimento della direttiva e comunque non oltre il 31 dicembre 2008.
Al Ministro Bonino, il Garante ha espresso l’auspicio che il decreto legislativo di recepimento della direttiva Frattini, già in fase di predisposizione, sia adottato nel più breve tempo possibile in modo tale da mettere fine all’attuale situazione di anomalia.