A dispetto di quanti pensano a lui come un “dinosauro” appartenente al mondo dei vecchi media, Rupert Murdoch si appresta a muoversi da par suo anche in quella che sembra essere la prospettiva di sviluppo più promettente nel campo della comunicazione in rete, ovvero l’internet in mobilità.
Ovviamente lo “Squalo” punta verso gli scenari che più si avvicinano alla sua filosofia di business, ovvero i servizi a pagamento. Dimostrato già qualche tempo fa un certo interesse per l’Apple iPad e simili dispositivi per l’accesso mobile alla rete, definiti come la vera rivoluzione delle comunicazioni moderne, ora il magnate di News Corp. ha deciso di lanciare la sua offensiva nel settore creando un quotidiano digitale che sarà distribuito (a pagamento, com’è ovvio) esclusivamente su tabletPC e smartphone. Dunque non un’operazione di “conversione” dal cartaceo all’online, che molti stanno tentando con alterne fortune, ma la progettazione di un “format” completamente nuovo, ideato per la rete e per un target di giovani navigatori in mobilità. Proprio a questa potenziale platea di “web-addicted”, connessi 24 ore su 24 e immersi in un flusso informativo continuo e caotico, si rivolgerà il nuovo giornale, che sarà espressamente costruito su storie brevi, vivaci e rapidamente assimilabili. Un modello d’informazione usa-e-getta che già si sta affermando come vincente sul web, proprio in virtù delle modalità di fruizione tipiche degli utenti della rete mobile, che presuppongono accesso rapido alle notizie e scarsa propensione all’approfondimento. Sarà da verificare quanto la filosofia “pay” del prodotto sarà apprezzata da utenti che sono comunque già in grado di usufruire di fonti di informazione gratuite e liberamente accessibili. Ponendo alle spalle del proprio progetto l’organizzazione collaudata e affidabile del New York Post e dell’agenzia Dow Jones, che produrranno i contenuti poi “adattati” da un’apposita redazione, Murdoch sarà comunque in grado di fornire un valore aggiunto al proprio servizio: la (presunta) affidabilità. Cosa che potrebbe essere apprezzata nel mondo del web gerarchizzato solo dai criteri non molto trasparenti dei motori di ricerca e degli aggregatori. Vedremo se ciò sarà sufficiente a decretare il successo della nuova “creatura”, il cui esordio è previsto entro la fine dell’anno. (E.D. per NL)