Vulcanico come sempre, in salute, con la voglia di scherzare, anche mercoledì scorso, in occasione dell’incontro con dirigenti e coordinatori di Forza Italia, Silvio Berlusconi (foto) ne ha avute per tutti, spaziando su una serie di temi a lui cari, per poi concentrarsi sul let motiv del momento: far cadere il Governo ed andare alle elezioni anticipate. “Dobbiamo andare alle elezioni al più presto, facendo cadere questo Governo” – ha tuonato ai suoi il Cavaliere – “ma bisogna trovare al Senato alleanze che ci consentano di buttarlo giù, magari convincendo qualcuno della Svp”. Berlusconi critica, poi, l’espressione di Casini, secondo cui la salita al Colle dell’ex Capo dello Stato, in compagnia di Fini e Bossi, altro non è un atto di “pura propaganda”. “E’ incomprensibile la sua posizione”, ha detto in proposito il leader di Forza Italia. Andando avanti nel suo show, l’ex premier è, poi, incappato nel solito scivolone, dicendo che, per liberarsi dell’attuale Governo “ci vorrebbe un regicidio” (frase poco gradita dal Capo dello Stato, Prodi, che ha chiesto ed ottenuto le sue scuse).
Il messaggio più forte che, let motiv a parte, Berlusconi ha mandato ai suoi adepti, è stato quello di rafforzare l’immagine, l’onore e la presenza in tv di Forza Italia e dei suoi leader. “[…]dobbiamo rafforzare Forza Italia, dobbiamo tutti credere di più in questo partito” – è stato il messaggio del Cavaliere – “oggi siamo ad oltre il 32%, ma nelle proiezioni per le politiche siamo al 34-36%. […] I coordinatori e i parlamentari di Forza Italia devono controllare se le persone che lavorano nei circoli sono perbene, verificarne l’attività ed eventualmente segnalarne i problemi” (come, probabilmente, avrebbe dovuto fare anch’egli, anni e anni addietro). Poi la stoccata: “Guardate che la Tv delle Libertà di Michela (Brambilla, ndr) è importante. Mi raccomando, c’è bisogno che c’andiate tutti, partecipate, dovete essere presenti. Sicuramente ci porterà qualcosa in più”. Qualcosa in più, quindi, in termini di preferenze per Forza Italia, ma anche qualcosa in più, anzi un’emittente in più, a completare il teatrino mediatico di cui l’attuale politica italiana non riesce proprio più a fare a meno. E che ne sta abbassando il livello, più di quanto già non facciano i suoi protagonisti in Parlamento. (Giuseppe Colucci per NL)