Il parlamento europeo porta avanti il progetto di una class action
Con la direttiva 98/27, l’Unione Europea ha voluto offrire maggiore tutela agli interessi collettivi dei consumatori, dando solo alle loro organizzazioni, quali le associazioni dei consumatori, il potere di avviare autonomamente azioni per la tutela dei loro associati. Successivamente, i singoli stati hanno inserito nei propri ordinamenti l’azione risarcitoria collettiva. Nella specie, la cosiddetta “Direttiva dell’Unione Europea”, che è un atto adottato dal Parlamento, dal Consiglio e dalla Commissione, per l’assolvimento dei compiti loro attributi, vincola gli stati membri a cui è rivolta circa il risultato da raggiungere, lasciando però libertà in ordine ai mezzi attraverso i quali raggiungerlo. Proprio per questo, ora il Parlamento europeo ha intenzione di verificare i concreti effetti generati dalla direttiva Ue, in special modo, offrendo a tutti i consumatori d’Europa gli stessi strumenti di tutela per la risoluzione delle controversie internazionali; ciò, tuttavia, pur nella consapevolezza dei limiti costituzionali a cui sono vincolati i singoli stati membri e alla conseguente difficoltà cui andrebbe incontro per la redazione di un modello uniforme di ricorso per i consumatori. Questa tappa, peraltro, sarebbe solo un aspetto di un più complesso quadro giuridico, teso ad offrire una complessiva legislazione migliore e più semplice per la tutela dei diritti dei consumatori europei. A detta dell’organo consultivo europeo, tale normativa costituirebbe l’asse portante di un sistema economico solido ed efficace, sicché, data la sua rilevanza nell’ambito del mercato del vecchio continente, ci si è messi subito all’opera nella speranza di poterlo concludere già nel 2013. Onde raggiungere tale obiettivo in tempi così rapidi, il Parlamento europeo ha sottolineato, in prima battuta, l’intenzione di agevolare la risoluzione delle controversie tra consumatori e operatori in ambito stragiudiziale, in quanto strumento più economico e più rapito del classico giudizio dinnanzi ad un organo di giustizia. (D.A. per NL)