AI in ambito broadcast, dibattito acceso negli USA. Le tesi: “In un mondo ideale sarebbe perfetto. Ma basta guardare la tv e fuori dalla finestra per capire che la AI costituirà un’arma di sterminio di posti di lavoro anche in ambito radiotelevisivo”.
“L’unica costante nella nostra attività è il cambiamento e l’unica costante nella tecnologia è l’evoluzione. Non ascolto CD né metto in onda vinili. Perché non dovremmo abbracciare ciò che la tecnologia può fare?”.
“Se sei una personalità, ciò che farà l’intelligenza artificiale sarà solo semplificarti il lavoro”.
Il caso Ashley
NL, all’inizio dell’estate, aveva dato la notizia delle trasmissioni su Live 95.5 in Oregon di AI Ashley, speaker artificiale creata sulla voce di Ashley Elzinga (col suo consenso). La questione, come prevedibile, ha generato un ampio dibattito in tutto in mondo e, in particolare, negli Stati Uniti.
(Dis) accordo
In una recente conferenza radiofonica tenutasi a Dallas, in Texas, diversi operatori ed analisti si sono pronunciati sul tema della I.A. applicata al mondo broadcast. Prevedibilmente in totale disaccordo…
Ashley in un mondo ideale
“L’intelligenza artificiale è uno strumento potente e in un mondo ideale non verrebbe utilizzata per scopi negativi. Ma se hai guardato abbastanza film o semplicemente fuori dalla finestra, ti sei reso conto che c’è il pianeta non è perfetto”, dice Shawn Tempesta, conduttore di 102.7 VGS a Las Vegas, Nevada.
Estinzione di massa dei posti di lavoro
“Fingere che l’intelligenza artificiale non determinerà un’estinzione di massa dei posti di lavoro in questo paese, che si tratti della radio o di qualsiasi altro cosa, non aiuta”, ha aggiunto Tempesta.
Contagio
“Ovviamente ciascuno di noi teme che un AI Ashley lo sostituisca”, ribatte Jessica Bonilla, speaker di una stazione di Orlando, che aggiunge: “Ogni volta che le aziende riescono a trovare un modo più economico e veloce per svolgere un lavoro, lo attueranno”.
I cambiamenti si cavalcano
Ma non tutti i radiofonici si sentono così negativi.
Toby Knapp di 97.1 WASH-FM a Washington DC si dichiara scettico sul fatto che l’intelligenza artificiale possa sostituire tutti i ruoli radiofonici.
Le costanti
“Penso che l’unica costante nella nostra attività sia il cambiamento e l’unica costante nella tecnologia è l’evoluzione”, afferma Knapp. “Non ascolto CD né metto in coda i vinili: i talenti di oggi devono abbracciare ciò che la tecnologia può fare”.
La I.A. mi ha aiutato
Knapp scrive post giornalieri sul blog oltre ai suoi compiti in onda e secondo lui applicazioni come Chat GPT lo hanno aiutato immensamente. Lo speaker ha dichiarato di usare la I.A. anche per la preparazione delle interviste e la stesura delle notizie.
Replicare le voci? Non del tutto contrario
Secondo Knapp, “l’intelligenza artificiale aiuta a svolgere il lavoro creando più contenuti. Ciò che mi lascia perplesso è l’uso dell’intelligenza artificiale per replicare le voci, anche se non sono del tutto contrario all’idea”.
AI Ashley è un’estensione
“Non puoi automatizzare l’intera azienda. Per questo considero soluzioni come AI Ashley un’estensione, un passo successivo, un’evoluzione di ciò che facciamo”, afferma Knapp.
Non abbiate paura
“Il mio messaggio è di non temere la I.A., perché solo tu puoi fare quello che fai. E questo è estremamente importante. Non puoi sostituire un talento, puoi clonarlo perché ti aiuti in caso di necessità. Ecco, possiamo discutere di queste opzioni. Ma non credo che si tratti di una sostituzione definitiva, né che ciò sia intrinsecamente negativo”.
Futuri
Dan Anstandig, fondatore e CEO di Futuri Media, società tecnologica con sede nell’Ohio, ideatrice di RadioGPT, utilizzata per creare AI Ashley, ha spiegato che il suo software può essere utilizzato per scrivere sceneggiature, trovare storie e persino “ospitare” programmi radiofonici utilizzando una selezione di voci generate artificialmente. RadioGPT (ora ridenominato Futuri Audio AI, con ampliamento alla ricerca predittiva) utilizza il modello linguistico GPT-4, creato da OpenAI e alla base anche del chatbot ChatGPT.
Compensi per la voce di AI Ashley
Per quanto riguarda il compenso, Ashley Elzinga ha spiegato di essere stata pagata per l’uso della sua voce per AI Ashley.
Nessun diritto assoluto sulla voce
Ed ha precisato anche che le aziende di intelligenza artificiale non dispongono di diritti assoluti di impiego della sua voce o di quella di nessun altro. Ciò è stato chiarito quando ha accettato di prendere parte al progetto AI Ashley.
La legge di Darwin
Fred Jacobs, consulente radiofonico, paragona il ruolo dell’intelligenza artificiale nel settore radiofonico a quello di Charles Darwin: il forte talento sopravviverà.
Semplificazione
“Penso che se sei una personalità esperta, in particolare in un personality show, ciò che farà l’intelligenza artificiale sarà solo semplificarti il lavoro”, ha dichiarato. (E.G. per NL)