Nell’articolo pubblicato il 31 marzo relativo alla famosa lettera aperta che chiedeva una pausa di sei mesi nello sviluppo delle Intelligenze Artificiali (IA) avevamo scritto “Ci sembra molto strano che Elon Musk firmi una petizione di tale importanza, ma non ne faccia cenno su Twitter”.
L’ipotesi da noi avanzata, da qualcuno definita complottista, era che l’imprenditore stesse cerncando invece di guadagnare tempo rallentando gli sviluppi di OpenAI e Anthropic, che hanno staccato Tesla AI (e soprattutto Twitter) nello sviluppo degli LLm, Large Language Models.
E puntualmente un articolo di Insider ed alcune considerazioni sulla misteriosa x.com ci forniscono oggi le prove di questa tesi, permettendoci ancora una volta di scrivere “come anticipato da NL”.
Generative-AI presso Twitter
Il titolo dell’articolo parla chiaro: “Elon Musk procede rapidamente in un progetto di generative-ai presso Twitter dopo l’acquisto di migliaia di GPU”. E il punto è proprio questo: l’acquisto di 10.000 Graphics Processing Units.
Spiegazione
Proviamo a decrittare questa frase con l’aiuto di Anthropic-AI.
Una generative AI, o AI generativa, è un tipo di intelligenza artificiale progettata per generare contenuti nuovi, come testi, immagini, video o musica.
Sistemi autonomi
Questi modelli di AI vengono addestrati su grandi quantità di dati per imparare a produrre contenuti originali in modo autonomo.
AI generative
Le AI generative utilizzano reti neurali, come modelli autoregressivi (es. GPT-3) o reti antagoniste generative (es. GAN). I modelli autoregressivi generano il contenuto passo dopo passo, prevedendo la parola o il pixel successivo basandosi su quelli generati in precedenza. Le GAN utilizzano invece due reti, una generativa e una discriminatoria, che competono tra loro: la generativa produce contenuti e la discriminatoria determina se sono reali o generati artificialmente.
Miglioramento progressivo
Questo processo porta la rete generativa a migliorare nel tempo.
GPU
Le unità di elaborazione grafica, note come GPU, sono invece chip specializzati essenziali per alimentare le moderne intelligenze artificiali. Grazie alla loro enorme potenza di calcolo e un’architettura progettata per eseguire migliaia di operazioni in virgola mobile in parallelo, le GPU accelerano notevolmente l’addestramento dei complessi modelli di deep learning alla base dei sistemi di IA odierni.
CPU
Le CPU tradizionali non sono in grado di gestire l’intensivo carico di calcolo richiesto per addestrare le enormi reti neurali con miliardi di parametri su cui si basano le IA moderne.
TPU
Una singola GPU può costare anche molto. Ad eccezione di Google che ha inventato i TPU, praticamente tutti i player del mercato utilizzano GPU della NVidia, in particolare la V100 Tensor Core. Oggetti il cui costo viaggia tra i 10 e i 20.000 euro.
200 milioni di euro
L’acquisto di 10.000 unita’ si trasforma dunque in una spesa di circa 200 milioni di euro, a cui vanno aggiunti ovviamente i costi dei server, dell’infrastruttura dedicata, del personale di punta e della climatizzazione.
Appare chiaro che un investimento del genere, soprattutto se effettuato da Twitter che solo grazie a ingenti licenziamenti sta riuscendo ad andare a break even non può che essere dedicato a un progetto strategico.
LLm
E infatti, sempre secondo l’articolo che cita “fonti a conoscenza dei fatti”, “I progetti di Musk riguardo allo sviluppo di Twitter comprendono un LLm“.
Stop OpenAI!
Da notare come Twitter disponga di decenni di un’ingente massa di dati sotto forma di tweet, conversazioni, link ad articoli e registrazioni di “spaces“. Informazioni ideali per trainare una nuova LLm.
Scraping
Non va inoltre dimenticato che OpenAI stava già facendolo in proprio, tramite il processo detto “scraping” (di fatto leggendo il sito e lo storico di tutti i tweet): fino a quando Musk ne ha bloccato l’attività.
X.COM
E il tutto si ricollega alla misteriosa x.com. Questa era stata definita “everything app“: una singola applicazione in grado di tutto fare, sulla falsariga della cinese WeChat. Ma molti segni indicano che non si tratta ormai più (solo) di questo.
Operazioni finanziarie
Un’incredibile serie di operazioni finanziarie ci permette di intuire qualcosa a riguardo di x.com:
- Nell’aprile 2022 Musk registra tre società: X Holdings 1, X Holdings II e X Holdings III, con l’obiettivo di “facilitare” l’acquisizione di Twitter.
- Successivamente Twitter viene inglobata/fusa (“merge“) con X Holdings II, pur mantenendo il nome e la struttura originale.
- X Holdings I diviene poi la holding di X Holdings II, mentre X Holdings III riceve da banche e istituzioni finanziarie il prestito da 13 miliardi di dollari necessari per arrivare ai 44 pagati per Twitter
- A inizio aprile 2023 viene accidentalmente rivelata la costituzione di due nuove entità: X Holdings Corp e X Corp. Immediatamente fuse con X Holdings I e X Holdings II, mentre contemporaneamente (e questa è l’unica cosa di cui hanno parlato tutti i media mondiali) X Corp viene fusa con Twitter, con il risultato della scomparsa di fatto di “Twitter Inc.”
Da Twitter a X Corp
Semplice nella mente di Musk, vagamente complesso nella nostra. Ma resta un fatto: Twitter è ora X Corp e la sua holding,
X Holdings Corp società registrata nel Nevada, porta lo stesso nome della banca X.com fondata nel 1999 e fusasi con PayPal, la prima grande creazione di Musk
One of my sons is named Xavier, after Professor X!
— Elon Musk (@elonmusk) July 11, 2017
X Everywhere
La scelta della X non deve meravigliare: Space X si chiama “X’. Uno dei modelli di punta di Tesla si chiama “X” e uno dei figli di Musk “X Æ A-12 Musk“. Perché mai questa storia di nomi è pertinente?
Wall Street
Presto detto. Considerata la valutazione che attualmente Wall Street sta dando a tutte le startup che hanno in grembo progetti di AI (anzi, di LLm), incorporare Twitter in X, la stessa società dove verrà sviluppato il nuovo LLm (quello per il quale sono state acquistate le GPU con cui abbiamo aperto) permetterà facilmente di recuperare i 31 miliardi di dollari sborsati in prima persona dall’imprenditore per l’acquisto di Twitter.
IA orizzontale
E contemporaneamente di disporre di una IA orizzontale, pronta a essere utilizzata da tutte le società della “galassia Musk”. (M.H.B. per NL)