IA. Doppiatori in sciopero: vogliono farci cedere i diritti d’autore per sintetizzare le nostri voci e riprodurre dialoghi senza di noi

DJA, doppiatori

Doppiatori italiani in sciopero: vogliono farci firmare contratti in cui cediamo diritti all’uso della nostra voce ad aziende che lavorano con l’intelligenza artificiale, che potrebbe riprodurre dialoghi senza di noi.
Non si placa il dibattito innestato dalla notizia data in anteprima da NL della prima sperimentazione italiana della IA in ambito audio attraverso la piattaforma Peperoni AI della tech-farm 22HBG, cui sono seguite quelle di Spotify e dall’america Futurimedia sullo stesso tema (il DJA).

Doppiatori artificiali

I doppiatori italiani, infatti, stanno scioperando in quanto pare siano costretti a firmare contratti in cui cedono i diritti all’uso della propria voce ad aziende che lavorano con l’intelligenza artificiale e che, quindi, potrebbero riprodurne i dialoghi senza il loro contributo.

Lo sciopero dei doppiatori

Nella giornata di ieri si è conclusa la seconda settimana consecutiva di sciopero del settore doppiaggio in Italia.

Tutelare umanità di un mestiere

L’ANAD (Associazione Nazionale Attori Doppiatori) ha avviato una protesta per tutelare “l’umanità di un mestiere” e salvare la qualità contro condizioni contrattuali ritenute obsolete e un quadro normativo non sufficiente alla tutela dei professionisti.

La protesta di ANAD

Al centro della protesta, il mancato rinnovo del CCNL Doppiaggio (Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del Settore Doppiaggio), fermo alle retribuzioni di 15 anni fa, dopo mesi di trattative inconcludenti e – spiega il sindacato – “visti gli atteggiamenti dilatori della controparte”. Nel mirino dell’ente esponenziale, anche ritmi di produzione “che non rispettano la qualità del lavoro e della vita”.

Cessioni di diritti vessatorie e pericolose

Ma, soprattutto, al centro del dibattito, come detto in apertura, vi è la questione relativa alle “cessioni di diritti vessatorie e pericolose“, in quanto i doppiatori sarebbero, in certi casi, costretti a firmare contratti in cui cedono i diritti all’uso della propria voce ad aziende che lavorano con l’intelligenza artificiale e, quindi, che potrebbero riprodurne i dialoghi senza il loro impegno.

Sciopero doppiatori prolungato

Lo sciopero, indetto lo scorso 21 febbraio per una settimana, è stato prolungato “stante il permanere delle medesime motivazioni della prima proclamazione”. (E.G. per NL)

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