Massima (ri)considerazione per la radiofonia a Sanremo 2024, col termine Radio pluripronunciato, al contrario di influencer, bannato perché da qualche mese radioattivo. Share tv che non si vedeva dai fasti degli anni ’90 e consacrazione di massa per la piattaforma OTT RaiPlay, che ha retto l’onda d’urto della fruizione massiva con numeri di total audience che hanno annichilito le piattaforme di streaming mondiali nel nostro paese.
Sanremo 2024 assegna due tributi: uno alla Radio, giustamente (ri)valorizzata dopo diverse edizioni in cui era stata oscurata da Spotify – che era assunto, sostanzialmente, a unico parametro di riferimento per il gradimento di massa -; il secondo a RaiPlay, la piattaforma OTT della RAI, che l’ha fatta da padrona, insieme ad uno share che non si vedeva dalla metà degli anni ’90 per il canale lineare via etere.
Dieta mediatica
Partiamo dalla Radio, tornata in evidenza, non solo nei processi di valutazione musicale, ma anche finalmente (ri)proposta come elemento imprescindibile di una equilibrata dieta mediatica.
A Sergio quel che è di Sergio
E ciò anche grazie ad un amministratore delegato RAI proveniente da Radio RAI, esperienza, di cui – è palese soprattutto in questa circostanza – ha conservato i propositi rinnovativi.
Radio attività
Gestione durante la quale Sergio ha – nonostamente un fortissimo fuoco di sbarramento, interno ed esterno – rivoltato come un calzino le stantie reti radiofoniche pubbliche.
Il presente e il futuro
Accompagnando non solo Radio RAI nel futuro OTT (con RaiPlay Sound), ma anche consentendo alla Radio, come mezzo, di (ri)trovare il giusto ruolo in una manifestazione che, negli ultimi anni, sembrava averla esclusa.
Fiorello, Ama, la Radio
Una direttiva raccolta di buon grado – e perciò spontaneamente amplificata – dai mattatori Amadeus e Fiorello, che alla Radio devono il loro ingresso nel mondo dello spettacolo e riconoscono il successo avuto.
Il termine Radio pluripronunciato…
La parola “Radio” risulta essere una di quelle più pronunciate nella edizione 2024 della kermesse, a differenza di Spotify, quasi assente.
…. e bannato Influencer
Ed all’attività della Radio ha fatto da contraltare la radioattività degli influencer, tenuti a debita distanza dopo l’implacato caso Ferragni.
Integrazione
Ma Sanremo 2024 è stato anche un connubio perfetto con quello che della Radio (e della Tv, ovviamente) è il completamento ideale.
Over the top
Parliamo, ça va sans dire, della piattaforma over the top (cioè disintermediata perchè operante senza la mediazione di terzi operatori di rete) che ne consente lo sfruttamento ad oltranza dei contenuti diffusi live. Nella fattispecie, RaiPlay.
Audience totale
Riproposizione avvenuta attraverso le soluzioni catch-up, che a loro volta hanno registrato numeri impressionanti certificati dalla Total Audience di Auditel.
Problemi (quasi) risolti
Nel caso di specie RaiPlay, l’OTT RAI che poco prima di Sanremo 2024 ha rilasciato un upgrade che sembra aver risolto diversi dei problemi tecnici che su queste pagine avevamo posto in evidenza (anche se non tutti).
Onda d’urto
E infatti la piattaforma RaiPlay sembra aver retto perfettamente l’onda d’urto della fruizione massiva in questa settimana di Sanremo 2024.
Perseverenza
Dimostrando, anche in questo caso che la determinazione dell’a.d. RAI nell’investirci massicciamente è stata ben riposta.
I vincitori di Sanremo 2024
Insomma, un Sanremo 2024 memorabile che, da una parte, ha restituito al mezzo radiofonico l’attenzione che meritava e, dall’altra, ha dimostrato che anche i broadcaster possono essere OTT. Anzi, devono esserlo.