Riceviamo e pubblichiamo dall’I.T. Piemonte del Ministero delle Comunicazioni.
Spett.le Redazione
Faccio seguito alla nota del 25 maggio 2007 (pubblicata su Vs notiziario n. 407 del 30 maggio 2007) per avanzare altra cortese richiesta di pubblicazione della ulteriore nota (opportunamente decurtata di elementi che attengono ai dati personali) che in data odierna ho inviato ai molteplici gestori della radiofonia Nazionale ed agli organi centrali del Ministero delle Comunicazioni.
La nota attiene al resoconto del proficuo incontro avuto con i numerosi rappresentanti delle emittenti interessate in data 29 maggio 2007.
Ringrazio per la cortese disponibilità e porgo un cordiale saluto
Il Direttore reggente dell’Ispettorato Piemonte e V.A.
Ing. Mario SCIBILIA.
Alle Spett.li: omissisi ( n. 9 concessionari di network radiofonici)
p.c.
MINISTERO DELLE COMUNICAZIONI
Segretariato Generale – ROMA
Direzione Generale Gestione Risorse Umane – ROMA
Direzione Generale Pianificazione e Gestione dello Spettro Radioelettrico – ROMA
OGGETTO: Nota raccomandata A/R pervenuta il 21 maggio 2007 con la quale i Concessionari in indirizzo evidenziano la mancata evasione di numerose istanze che giacciono inevase da lunga data e tale da paralizzare l’attività delle emittenti che eserciscono impianti nelle regioni Piemonte e Valle d’Aosta – Incontro del 29 maggio 2007.
Con la presente si fornisce resoconto sull’esito dell’incontro, promosso dalla scrivente Direzione con al nota del 23 maggio 2007, relativo alla tematica in oggetto, svoltosi presso questa sede in data 29 maggio 2007 ed al quale hanno partecipato lo scrivente, diversi Funzionari responsabili dell’Ispettorato Piemonte e V.A. ed i seguenti Rappresentanti di codeste Concessionarie: omissis (n. 5 rappresentanti di sette concessionarie)
Non sono risultati presenti Rappresentanti …..omissis……. (due Società)
L’incontro è stato voluto per: una verifica ed approfondimento sulla questione relativa alla giacenza di istanze presso l’Ispettorato Piemonte e Valle d’Aosta riguardante codesti Concessionari, illustrare le azioni intraprese dall’Ispettorato per affrontare al meglio possibile la generale complessa tematica riguardante le giacenze accumulatesi al IV° settore a partire dall’anno 2001, individuare possibili priorità da attribuire alle istanze non ancora avviate a procedimento; esso è stato anche occasione per un efficace confronto su alcune questioni di carattere specificatamente tecnico oltrechè giuridico/procedimentale.
In premessa lo scrivente ha voluto richiamare e riassumere quelle che a suo avviso risultano essere le principali cause che hanno concorso a determinare il pesante accumulo di istanze (già quantitativamente indicato nella nota del 23 maggio 2007), e precisamente:
– Carenza e continua contrazione del numero di dipendenti in servizio all’Ispettorato – dal 1995 (anno di trasformazione del III° Reparto del disciolto Circolo Costruzioni dell’Amministrazione P.T. in ufficio territoriale dell’allora Ministero delle Poste e Telecomunicazioni) ad oggi il personale applicato si è ridotto a 40 unità complessivamente applicate (delle circa 60 iniziali); a tale inadeguato personale fa capo un vastissimo territorio di giurisdizione caratterizzato da un elevata densità di concessionari, utenti ed impianti, oltreché la gestione di una molteplicità di altre attività tecniche, logistiche, amministrative, contabili nonché quelle inerenti i controlli e le verifiche.
– Mancanza di una figura Dirigenziale stabile nella conduzione dell’Ispettorato – a partire dal 2001 si sono susseguiti diversi Dirigenti, in parte provenienti da settori esterni al Ministero delle Comunicazioni, incaricati per brevi o brevissimi periodi. Ogni cambio direzionale ha inevitabilmente implicato rallentamenti ed aggiustamenti sia delle procedure che dell’organizzazione del lavoro con conseguenti incrementi delle giacenze, soprattutto in quei settori particolarmente complessi.
– Progressiva riduzione dei fondi sui Capitoli di Spesa legati al funzionamento del settore operativo – dal 2001 al 2006 e particolarmente nel biennio 2005-06, si è determinata una considerevole contrazione delle disponibilità di fondi con conseguenti forti limitazioni sugli interventi esterni.
Lo scrivente ha poi voluto indicare alcuni aspetti di rilevante positività, soprattutto quelli determinatisi negli ultimi mesi, che vanno nella direzione auspicata, ossia: la rimozione in tempi quanto più possibilmente brevi delle giacenze e tempi ragionevoli per la definizione dei procedimenti relativi alle nuove istanze.
Tali elementi positivi possono sostanzialmente essere così riassunti:
– Situazione dell’attuale Dirigenza dell’Ispettorato caratterizzata da una concreta speranza di stabilità per il prossimo futuro;
– Uniformità e standardizzazione delle procedure con coinvolgimento di diversi lavoratori applicati al settore radioelettrico (settore IV°) che, in aggiunta ai loro ordinari compiti, da diversi mesi collaborano nella trattazione delle pratiche giacenti in questione in aggiunta all’unica unità in precedenza incaricata.
– Impegno personale diretto del Direttore dell’Ispettorato, soprattutto in ausilio alla trattazione di quelle pratiche che presentano maggiori complessità;
– disponibilità offerta da tecnici ed amministrativi applicati nei restanti settori (I°, II° e III°) che già collaborano o collaboreranno per lo smaltimento delle giacenze, sempre in aggiunta agli ordinari compiti loro assegnati.
Lo smaltimento della giacenza delle istanze in parola è stato anche argomento della prima fase di contrattazione locale del FUA per l’anno 2007 il cui accordo, recentemente raggiunto fra questa Direzione e le Istituzioni Sindacali, lo vede come obiettivo da remunerare con i fondi che saranno assegnati e destinati per incentivare la produttività dell’Ufficio nel corrente anno.
La migliorata efficienza dell’ufficio nell’ultimo semestre è stata evidenziata e confermata anche da rappresentanti convenuti, che hanno apprezzato lo sforzo profuso dall’ufficio.
La Direzione scrivente ha quindi voluto evidenziare che l’Ispettorato di Torino va associato a quelle realtà territoriali del Ministero delle Comunicazioni che vedono uno sparuto numero di lavoratori che con elevata professionalità e disponibilità cercano di soddisfare, nel migliore dei modi e nei limiti del possibile, le legittime attese degli utenti/concessionari; ha anche rappresentato che non è giusto addossare la responsabilità della pesante giacenza all’ufficio territoriale piemontese (come recentemente avvenuto con notiziari diffusi on-line) ed ai suoi lavoratori che da anni operano in un contesto di non ordinarie limitazioni e carenze.
Il confronto con i rappresentanti convenuti è stato di indubbia proficuità anche per i diversi spunti di riflessione ed analisi emersi.
In particolare tutti i convenuti sono risultati concordi sulla particolare importanza costituita dall’individuazione preventiva dei soggetti che possono risultare cointeressati nei procedimenti amministrativi, soprattutto di quelli connessi con le istanze di modifica dei parametri radioelettrici degli impianti della radiodiffusione.
Tale aspetto, da tempo, è al centro dell’attenzione della Direzione dell’Ispettorato e dei Responsabili dei Procedimenti stimolati ad effettuare in tal senso una accurata preventiva analisi tesa ad individuare quei soggetti che possono subire pregiudizi dai finali provvedimenti e, come tali, renderli da subito partecipi delle iniziative procedimentali. Ciò per obbligo di legge e per gli evidenti ritorni positivi che dalla compartecipazione ne possono derivare anche in termini di ottimizzazione delle risorse umane e finanziarie.
Inoltre, si è posta l’attenzione dei Rappresentanti delle emittente convenuti sulla fondamentale importanza insita nell’azione di verifica preventiva, da parte degli acquirenti di impianti della radiodiffusione, sullo stato di diritto e sui parametri autorizzati degli impianti oggetto di compravendita, anche avvalendosi della facoltà di accesso, prevista dalla 241/90, previa delega della parte venditrice, alla documentazione ed ai dati di cui è tenutario questo Ispettorato.
E’ stato anche esaminato l’annoso problema legato a segnalazioni di interferenze che sovente, anche a distanza di anni, vengono presentate come generate da autorizzazioni modificative dei parametri radioelettrici degli impianti di radio e tele diffusione rilasciate dall’Ispettorato. A tal proposito le parti hanno convenuto sul fatto che le segnalazioni devono risultare sempre accompagnate da concreti elementi che evidenzino la reale insorgenza di nuove interferenze o l’aggravio di quelle preesistenti, ossia di quelle che in molti casi corrispondono alla situazione del censito.
In proposito è stato sottolineato che intempestive e/o pretestuose segnalazioni di interferenze implicano l’impegno di una consistente quota delle poche risorse disponibili all’Ispettorato che devono essere sottratte a più proficue attività.
L’incontro si è concluso dopo che i rappresentanti delle emittenti hanno fornito dirette indicazioni circa la quantità di istanze giacenti e su alcune priorità di trattazione, e precisamente:
a)La Società …omissis…. risulta avere in giacenza una sola istanza pur se associata ad un articolato progetto riguardante diversi impianti. La pratica sarà trattata in diversi step dando priorità, come evidenziato dal rappresentante dell’emittente, al trasferimento dell’impianto di Colle della Maddalena al sito proposto di Corio Canavese il cui studio di fattibilità è già stato avviato;
b)La Società ……omissis….. risulta avere 12 istanze non ancora definite e riconducibili a tre distinte emittenti: …..omissis…….; di esse quattro sono state già avviate a procedimento. Le priorità indicate dal Rappresentante in parte risultano già soddisfatte con i procedimenti avviati ed in parte riguardano due istanze di spostamento impianti ubicati in località Guarene;
c)La società ….omissis…… ha due pratiche giacenti che rivestono una certa urgenza;
d)La Società …..omissis…… ha un numero limitato, pur se non esattamente precisato, di istanze riconducibili alle emittenti ….omissis…… e …omissis……; esse sono relative a richieste di piccoli aggiustamenti di frequenza per impianti di diffusione siti in alcune secondarie vallate del basso Piemonte.
Per la….omissis…. e la ….omissis…….., assenti all’incontro, la situazione delle pratiche pregresse, verificata in atti d’Ufficio, risulterebbe essere la seguente:
1) …omissis…. ha una sola pratica giacente e già avviata a procedimento;
2) …..omissis….. risulterebbe avere una giacenza di 5 pratiche delle quali tre già avviate a procedimento.
Per le Società: omissis – omissis – omissis…… la situazione delle giacenze è stata verificata dagli atti d’Ufficio (il Rappresentante convenuto al momento non ha saputo fornire indicazioni) e risulterebbe essere la seguente:
a) per ….omissis….. 5 istanze prodotte fra il 2003 e il 2007;
b) per …omissis…. tre istanze prodotte nel 2005;
c) per …..omissis…… tre istanze prodotte nel 2006.
La suesposta situazione presenta certamente aspetti di indubbia rilevante gravità pur se essa, a giudizio dello scrivente, soprattutto per alcune delle situazioni suesposte, non sembrerebbe compatibile con la paralisi delle attività dell’emittenza in Piemonte e Valle d’Aosta.
Comunque sia lo scrivente sente il dovere di esprime il proprio rammarico per il grave disagio in essere e desidera fornire ancora assicurazione sul massimo possibile impegno dell’ufficio che, fermi restando le attuali forme di collaborazione del personale applicato e un assetto stabile della direzione, può far ben sperare per la rimozione in tempi ragionevoli del lavoro pregresso e perché si determinino le condizioni tali che tutti i nuovi procedimenti possano essere definiti entro i limiti previsti dalle vigenti norme di legge.
Ringraziando tutte le Società per la cortese attenzione e per la preziosa collaborazione e disponibilità fornita, questa Direzione rimane a completa disposizione per qualsivoglia evenienza e porge un distinto saluto.
Il Direttore Reggente
Ing. Mario SCIBILIA