Il 2007 pare essere l’anno dei quotidiani, in Italia. A fronte di un calo vistoso e significativo della fruizione televisiva, bilanciato dai risultati strabilianti ottenuti dal web, il buon vecchio quotidiano torna di moda. Sarà per la delicata situazione socio-politica che l’Italia sta vivendo, sarà per la nausea degli italiani nei confronti dell’informazione-spettacolo televisiva, il mondo dell’editoria quotidiana sta vivendo una seconda giovinezza, sul piano delle vendite e su quello della raccolta pubblicitaria. Durante il mese di gennaio 2007, infatti, i quotidiani hanno fatto registrare un +10,5% per quel che concerne il fatturato derivante da introiti pubblicitari, ed un +19,6% per quanto riguarda gli spazi. Ottimi risultati ottenuti dalla free press, mentre è in forte calo il settore dei periodici. Le vendite anche vanno a gonfie vele per i quotidiani italiani: i due leader, “Corriere” e “Repubblica”, guadagnano rispettivamente lo 0,9% e l’1,3%, accorciando il divario tra i due a sole 45mila copie di differenza. Il terzo gradino del podio lo mantiene la “Gazzetta dello Sport”, in lieve calo di vendite (-0,9%), ma sono in trend positivo anche tutti gli altri giornali principali: da “La Stampa” al “Messaggero”, da “Il Giornale” all’“Avvenire”. Cresce molto anche “Il Sole 24 Ore”, con un +2,5% registrato proprio nel giorno dell’ok dato dall’assemblea di Confindustria alla quotazione in borsa della società editoriale. (L.B. per NL)